Di Nicole BarbusciaScalpore e attesa a New York, contornata dallo scenario suggestivo dell’American Museum of Natural History, dove hanno presenziato tutte le figure più importanti del mondo della moda. E no, non stiamo parlando del Met Gala.
Il 28 ottobre si sono tenuti i CFDA Fashion Awards 2024, uno degli eventi di moda più attesi dell’anno, promossi dall’associazione no profit Council of Fashion Designers of America, che hanno celebrato alcune delle voci più influenti della moda americana.
Cynthia Erivo, attrice e cantante di grande talento, ha condotto l’evento all’insegna di eleganza e inclusività, sottolineando come la moda continui a essere uno specchio dei cambiamenti sociali e culturali in corso. E possiamo dirlo, i partecipanti non hanno deluso le grandi aspettative che da tempo si celavano dietro questo evento.
Molti sono stati i premi assegnati, primo tra tutti quello per l’International Design of the Year, aggiudicatosi dal direttore creativo della maison Schiaparelli, Daniel Roseberry, che quest’anno è riuscito in un’impresa molto importante: riuscire a rendere sulle passerelle e nelle collezioni la creatività e l’originalità di Schiaparelli. Possiamo dirlo, missione compiuta.
Tra i designer di moda maschile è risaltato Willy Chavarria, premiato come Menswear Designer of the Year, che con il suo impegno è riuscito a portare visibilità a tematiche sociali attraverso il design; il designer ha infatti dichiarato l’intenzione di usare la moda come strumento per influenzare la cultura e rappresentare le comunità spesso marginalizzate.
A Rachel Scott di Diotima, che già nel 2023 aveva vinto il premio che miglior stilista emergente, è spettato l’American Womenswear Designer of the Year grazie al suo approccio innovativo e inclusivo, accompagnato da un’estetica puramente multiculturale. Tra gli altri premi, il Fashion Icon Award è andato a Erykah Badu, celebrata per il suo stile unico e la capacità di trasformare ogni apparizione pubblica in un’esperienza artistica. Il Positive Change Award è stato invece assegnato a Michael Kors, in riconoscimento del suo contributo positivo all’industria e della sua attenzione verso pratiche sostenibili.
