Di Laura Zogorean, non c’è pace per la famiglia Scazzi che ormai da quattordici tormentati anni, non riesce ad ottenere una risposta definitiva sulla scomparsa di quella che all’epoca era poco più di una bambina.
Nel 2010 ad Avetrana ebbe luogo l’omicidio della giovane Sarah Scazzi, per cui vennero condannate la cugina e la zia della vittima, con l’accusa di omicidio premeditato e lo zio, Michele Misseri, per soppressione di cadavere. Attorno alla vicenda è nato un vero e proprio circo mediatico alimentato a dismisura dalle continue dichiarazioni contraddittorie dello zio, che secondo i fatti avrebbe rilasciato ben sette versioni differenti dell’accaduto fino ad assumersi nuovamente l’intera colpa attraverso un’intervista alle iene, avvenuta ad ottobre 2024. Gelosia, rivalità, tentato rapimento e presunte molestie sessuali, complici di un crimine tanto crudele quanto contorto, hanno strappato via violentemente una cugina, una nipote ma soprattutto una figlia. L’impotenza davanti a tanto orrore ma soprattutto il tradimento da parte di coloro che professavano di amare una ragazza nel fiore dei suoi anni, questo è lo scenario in cui si trova catapultata Concetta Serrano madre di Sarah, che ancora oggi cerca un senso ad una vicenda che un senso non ce l’ha. Quest’aberrante storia, frutto della più spietata violenza umana, ha mietuto ben due vittime, a cui però non si da rilievo tanto quanto se n’è dato e si continua a darne ai carnefici. Se esiste ancora un po’ di dignità umana che la verità venga a galla in via definitiva; non si può restituire una figlia ad una madre ma quantomeno si può far in modo che quest’ultima trovi la pace tanto agognata.