Di Valentina Golasi. Quello di Sara Centelleghe è solo uno dei mille femminicidi che stanno accadendo in italia in questo momento storico.
La frase detta dall’assassino Jashan Deep Badhan: “Non mi capacito di ciò che ho fatto, sono pentito, addolorato e molto provato” è agghiacciante. Questa frase viene detta da tutti coloro che uccidono queste povere vittime, tutti sono pentiti, tutti si sentono addolorati, ma io mi chiedo, perché se ne rendono conto solo dopo? Perché solo dopo essere stati gli artefici di una vita spezzata? Perchè solo dopo aver distrutto i cuori di una famiglia? Perchè?..
Come dice il padre della ragazza, questi “uomini” uccidono per passare il tempo, uccidono senza un motivo. “Mia figlia è morta e non so il perché” dice il padre.
Chi sono questi individui per avere il diritto di strappare le vite a queste donne? senza una motivazione, così solo per puro divertimento?
Dicono che si sentono pentiti e che non sanno perché l’hanno fatto, e questo, fa ancor di più rabbrividire, fa riflettere su quanto questa situazione stia sfuggendo di mano. Questo è un allarme sociale gravissimo, una società che sta cadendo sempre di più in un baratro senza fine.
Il vero errore sta negli adulti, che non insegnano ai ragazzi sin da bambini a rispettare la donna, ad accettare un no anche se dovesse fare male, insegnare che l’amore non è violenza, non è possessione, non è controllo, ma è libertà. L’amore va accettato sia se allontana sia se congiunge. L’assassino Badhan ha ucciso una ragazza di 17 anni perchè si è intromessa tra uno scambio di droga fra lui e la sua amica. Questo fa capire quanto una dipendenza non ti faccia essere lucido, in quel momento vedi solo la droga, e chiunque ti separa da essa diventa un ostacolo da annientare. Questo è un’altro argomento agghiacciante su cui tutti dovremmo riflettere.
Femminicidio/Sara Centelleghe: l’orco comunica il solito pentimento