Di Natalia Usciuc. Per un malinteso si è finiti in tragedia. Santo Romano 19enne è morto dopo essere stato colpito in pieno petto da un proiettile a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. La dinamica si presume sia scaturita da un litigio nato da un banale pestone che avrebbe sporcato una scarpa creando la rissa e poi gli spari , Santo tentando di difendere l’ amico, è stato colpito mortalmente con una pistola da un 17enne.Questo è l’ennesimo episodio di sparatoria successo a Napoli che vede coinvolti giovani ragazzi, continuando a far vivere la popolazione in un clima di paura. Santo Romano ha lasciato un forte vuoto alla comunita di Napoli, la sua famiglia soffre e lotta per la giustizia.Napoli una città bellissima che purtroppo, è segnata da questi continui crimini, dove per affermare la propria forza si usa la violenza, dove i genitori temono che i propri figli potrebbero non far ritorno a casa. A 17 anni nessuno dovrebbe avere in mano una pistola, e nessun 19enne dovrebbe essere ucciso da un colpo di arma da fuoco.I giovani dovrebbero passare le loro giornate con spensieratezza, godendosi le piccole cose, gli amici, i sogni per il futuro,invece, molti ragazzi di Napoli e provincia crescono con la consapevolezza che anche un uscita serale o una passeggiata, potrebbe finire in tragedia anche per un gesto banale. Questa è la Napoli che non vogliamo! Napoli è cultura, è arte, è bellezza ed è degna di esser vissuta come tale. Le istituzioni hanno il compito di proteggere i napoletani che hanno diritto di uscire e passeggiare per le vie con tranquillità e serenità, non con la preoccupazione che da un momento all’altro possa colpirli un’ arma da fuoco. La comunità deve unirsi per lottare contro la criminalità; la tragica vicenda che ha visto vittima Santo Romano deve essere un punto di inizio per cambiare e farsi sentire.