Di Giulia Arcangeli. “Questa è la serata più bella della vita mia!” è stata la prima frase che Il Tre ha pronunciato sul palco del Palazzo dello Sport a Roma la sera del 9 novembre mentre si esibiva per la prima volta in un palazzetto.
Lo stile educato e sincero, combinato a testi che sanno arrivare al cuore di chi li ascolta, e indubbiamente il talento, sono stati l’abbinamento vincente che l’hanno reso uno dei cantanti più apprezzati nel panorama musicale moderno. Una definizione che, a prima vista, potrebbe sembrare lontana dalla sua immagine da rapper, ma che invece ne racchiude la sua essenza: un ragazzo che, senza mai rinunciare alla sua schiettezza, ha scelto di portare il rispetto, l’autenticità e la profondità al centro della sua musica.
A soli 27 anni, Il Tre, nome d’arte di Guido Luigi Senia, è riuscito a diventare un punto di riferimento per i giovani e per la scena musicale italiana. La sua carriera inizia nel 2018, ma la sua passione per la musica la coltiva da quando era adolescente e si ritrovava a scrivere nei luoghi che l’hanno visto crescere. Le strade, le piazze, i campi di calcio di Santa Maria delle Mole, un piccolo paese alle porte di Roma, e indubbiamente la sua cameretta, sono stati il palcoscenico e lo studio di registrazione di un ragazzo che nella musica ha trovato un rifugio dal mondo e uno sfogo per le sue emozioni.
La sua musica analizza i suoi stati d’animo e le sue sensazioni nelle relazioni che vive. Non importa che siano relazioni sentimentali, con i suoi amici, con se stesso o con la famiglia, questo tema sembra essere un filo che unisce le sue canzoni. Guido non ha paura di mostrare le sue fragilità, le sue paure, la sua confusione e i mostri che si porta dentro. Le sue canzoni parlano di vita vera, di tutte quelle emozioni che ci uniscono, ma anche delle difficoltà che ci rendono vulnerabili. Il suo stile così eclettico non nasce dall’esigenza di differenziarsi dagli altri, ma dalla volontà di mostrarsi autentico e vero.
Guido ha saputo creare uno show che è riuscito ad alternare emozioni ad attimi di pura energia, ha saputo farci vivere un viaggio intenso nel suo passato, cantando i suoi primi pezzi e portando sul palco le persone che più di tutti l’hanno supportato, i suoi genitori, ed ha mostrato a tutti l’artista e l’uomo che è diventato e che ancora vuole crescere e migliorarsi.
Durante la serata è stato accompagnato da vari ospiti, da Villabanks a Fabrizio Moro, ma nessuno è riuscito ad abbagliare la forza de Il Tre che con i suoi outfit audaci, il suo forte accento romano ed un po’ di ironia è riuscito a regalare a noi fan e a se stesso uno spettacolo indimenticabile.
Ci ha lasciati stupefatti cantando gli extrabeat accompagnato dalla band dal vivo e ci ha emozionato con gli arrangiamenti con archi e pianoforte di alcuni dei suoi pezzi più famosi. Nonostante fosse la sua prima esibizione davanti ad un pubblico così vasto ha saputo coinvolgere e far ballare tutti con una presenza scenica magnetica e imponente.
“Mi è sembrato di avere il mondo contro e tante persone che mi ostacolavano” ha raccontato, ma più le difficoltà aumentavano, più cresceva in lui la determinazione. Farcela era diventato un obbligo, una promessa che non poteva infrangere. E dopo questa sera quella promessa è diventata realtà.