Di Aurora De Benedictis. La moda non è semplicemente un insieme di abiti, ma un linguaggio complesso e una forma d’arte che riflette e plasma la società. Si è appena concluso al MAXXI di Roma “Memorabile. Ipermoda”, una mostra curata da Maria Luisa Frisa, che rappresenta un’importante tappa per la moda nel contesto museale. Questa esposizione non si limita a celebrare l’estetica, ma si immerge nel ruolo evolutivo della moda, interrogandosi su quanto possa rappresentare la contemporaneità.
Frisa invita a considerare la moda come un mezzo di espansione culturale e ideologica, capace di sfidare i confini del corpo. Oggi, più che mai, la moda è uno strumento per creare immagini memorabili che influenzano le nostre percezioni. L’esposizione affronta temi cruciali come inclusività, sostenibilità e nuove definizioni di bellezza, dimostrando che gli abiti possono riflettere le emozioni e i valori della nostra società.
Circa 50 creazioni di stilisti internazionali come Viktor & Rolf, Dior, Armani e Valentino offrono un’esperienza visiva unica. L’allestimento immersivo dello studio Supervoid trasporta il pubblico in un mondo dove l’ordinario e lo straordinario si intrecciano, dando vita a una narrazione collettiva. Particolarmente emblematico è il contrasto tra la borsa Ikea di Virgil Abloh e la scultura di Francesco Vezzoli per Bulgari, invitando a riflettere sul significato di ciò che indossiamo quotidianamente.
Inoltre, la mostra segna l’inizio di una collaborazione triennale tra il MAXXI e la Camera Nazionale della Moda Italiana, mirata a promuovere eventi che esplorano creatività e artigianato. Carlo Capasa, presidente della CNMI, sottolinea l’importanza di raccontare la moda in tutta Italia, oltre le tradizionali capitali, per abbracciare una narrazione più ampia.
Frisa riflette sulla moda come arte reattiva, in grado di rispondere alle aspirazioni del presente. Ogni abito esposto diventa una narrazione complessa, interrogando il nostro rapporto con il mondo. La curatrice sottolinea l’importanza di considerare gli abiti come “oggetti-persona”, architetture che si connettono con l’identità collettiva e suggeriscono una performatività oltre il semplice indossare.
“Memorabile. Ipermoda” invita a esplorare come la moda continui a modellare la nostra realtà e a lasciare un’eredità di pensiero. Ogni creazione racconta una storia, ponendo interrogativi sulle nostre responsabilità e sul nostro gusto. La mostra si interroga anche su quanto le espressioni della moda possano ancora essere memorabili, ponendo domande fondamentali su cosa renda un pezzo indimenticabile e su come la moda risponda a una società in evoluzione.