Di Helena López. Milano, durante la Fashion Week 2025, è sembrata una cartolina perfetta: tutto brillava, tutto al posto giusto, ma niente sembrava reale. Le strade piene di gente con look studiatissimi, le passerelle trasformate in spettacoli più preoccupati dell’“impatto visivo” che di dire qualcosa di vero. Una città che sembra viva, ma che dentro pulsa sempre meno.
Non è mancato il lusso. Anzi: ce n’era fin troppo. Ma non è quello il problema. Il problema è che non emoziona più. La moda che un tempo provocava, oggi cerca like. Quella che urlava identità, ora sussurra tendenze vuote. E il peggio è che ci stiamo abituando.
Eppure, in mezzo a tanto show, si intravedono piccoli segnali di qualcosa di diverso. Giovani designer, proposte strane, scomode, fuori dagli schemi. È lì che vale la pena guardare. Perché è lì, tra le crepe del sistema, che Milano può tornare a essere vera. Non è tutto perduto. Ma bisogna svegliarsi. E smettere di applaudire sempre le stesse cose