Di Valentina Golasi. Roma. È passato un anno dalla tragica scomparsa di Ilaria Sula, la giovane donna uccisa dal suo ex compagno a Roma. La sua morte ha scosso l’opinione pubblica e ha riportato l’attenzione sulla piaga del femminicidio in Italia. Ilaria Sula aveva solo 25 anni quando è stata uccisa. La sua storia è quella di una donna coraggiosa che aveva denunciato il suo ex compagno per stalking e violenza. La famiglia di Ilaria ha deciso di non dimenticare e di continuare a lottare contro il femminicidio. “Non possiamo più permettere che le donne siano uccise impunemente”, ha dichiarato la madre di Ilaria. Secondo i dati dell’ISTAT, nel 2022 sono state uccise 123 donne in Italia. Un numero che è troppo alto e che richiede un’immediata azione da parte delle istituzioni. Il governo ha promesso di aumentare le misure di protezione per le donne vittime di violenza e di introdurre nuove leggi per contrastare il femminicidio. Ma non basta. È necessario un cambiamento culturale profondo per eliminare la violenza contro le donne. È necessario educare i bambini e gli adulti a rispettare le donne e a non considerarle proprietà. La lotta contro il femminicidio è una lotta per la libertà e la dignità delle donne. È una lotta che richiede la partecipazione di tutti. Non dimentichiamo Ilaria Sula e tutte le altre donne uccise dalla violenza. Continuiamo a lottare per un mondo più giusto e più sicuro per tutte le donne.
Femminicidio/”La lotta contro il femminicidio continua”