Di Valerio Ernesto Pellegrino
Guardando ai dati, i punti di RedBull negli ultimi 13 Gran Premi sono 232, 221 firmati Max Verstappen. Mentre i restanti 11 sono da dividere fra Perez, Lawson e Tsunoda.
La domanda, dunque, sorge spontanea: è Verstappen che riesce a trasformare una macchina che non va in un missile oppure gli altri piloti non sono a livello dell’olandese?
Rispondere a questa domanda non è semplice, ma sicuramente la certezza è che in Formula 1, ad oggi, corrono Verstappen e altri diciannove, anche quando la macchina non va lui la mette in prima fila e dà filo da torcere alle due McLaren che a livello ingegneristico sono sicuramente la macchina da battere.
Nonostante la macchina tutt’altro che perfetta, Max Verstappen riesce sempre a spingere con l’acceleratore oltre il limite che la macchina dovrebbe consentirgli.
L’ambizione di essere sempre l’uomo da battere, l’aggressività che lo contraddistingue, il numero 1 sul muso della sua RedBull rendono Max Verstappen un pilota senza rivali che deve combattere solo contro macchine che vanno più della sua, ma di certo non con piloti più forti.
Forse l’unico pilota che attualmente, con la stessa auto, riuscirebbe a tenere testa all’olandese è Charles Leclerc che nell’ultimo Gran Premio è riuscito a centrare il primo podio stagionale umiliando il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton che ora come ora non riesce a trovare la giusta intesa con la Rossa, la dimostrazione la troviamo nel distacco di oltre 5 decimi in qualifica e oltre 30 secondi in gara a favore del monegasco.
Personalmente credo che il dominio di Verstappen negli ultimi anni e ora quello di McLaren ha inaridito la Formula 1 di emozioni, le gente vuole la bagarre come quella di Leclerc e Verstappen nelle prima parte del 2022, i campionati vinti all’ultimo giro come nel 2021.
A questa Formula 1 serve una rivalità, servono sorpassi e colpi di scena e non cinquanta giri uno dietro l’altro senza nessuno che osi un azzardo.