Di Alessio Travaglini.  E’ difficile far cambiare visione delle cose a dei ragazzi che nascono e crescono in contesti difficili, immersi nella criminalità.
Chi vive la strada, chi la strada se la sente dentro capisce già che il mondo non è rosa e fiori e maturano con stereotipi che fanno vedere solo nero, anche dove spesso servirebbero smagliature di bianco.
Per contrastare l’odio, l’ignoranza o qualsiasi altro strumento possa inglobare la criminalità, è importante l’istruzione e l’educazione ed è proprio di tutto ciò che parla il film “freedom writers”.
In una scuola della California ogni giorno è guerra tra combattimenti razziali, risse e anche sparatorie, questo però, pian piano cambia con l’ arrivo di una nuova insegnante, la signora Erin Gruwell.
Gruwell con amore per il suo lavoro e amore ed empatia per questi ragazzi cerca di far cambiare le loro vite attraverso mezzi come l’educazione, che serve come una chiave per aprire il loro futuro, trasformando sogni in realtà e le idee in azioni concrete.
Erin capisce da subito il difficile contesto in cui è chiamata a operare e cerca di entrare in punta di piedi nelle vite degli studenti creando con loro un rapporto vero, quasi da madre.
Attraverso l’uso della scrittura e della condivisione delle proprie storie, i ragazzi trovano una via di uscita dal ciclo di violenza e descriminazione.
I have a dream è la colonna sonora del film, perché tutti i personaggi rappresentati hanno un sogno e per realizzarlo dovevano solamente uscire da quel vortice tormentato di odio.
Freedom writers lascia molte riflessioni e ci insegna che l’istruzione è un’arma positiva di bene assoluto e che ognuno deve avere la possibilità di essere ascoltato senza paura.
Il film, basato su una storia vera, tocca nel profondo il cuore e inspira a credere nel cambiamento, è un messaggio universale di speranza e umanità, un vero e proprio inno alla forza delle parole, alla resilienza e soprattutto alla libertà di potersi esprimere, di essere se stessi nonostante tutti gli ostacoli che la vita ci pone davanti.