Di Rachele Cera. Il “king del rap” Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash, non riceverà la laurea honoris.  La proposta del docente di Linguistica Italiana dell’Università di Messina, Fabio Rossi, prevedeva il conferimento del titolo in “Scienze dell’informazione: Tecniche giornalistiche e social media”. Proposta respinta con 28 voti contrari e 17 docenti astenuti, per paura che questo riconoscimento potesse “promuovere una cultura legata a contenuti sessisti”. La difesa del docente, arriva da una consapevolezza nella musica rap. Genere musicale che negli ultimi decenni ha rappresentato un punto di svolta comunicativo specialmente tra i giovani. Molti di loro si ritrovano nei testi dei rapper, in particolare in quelli di Marracash che ha riscosso, soprattutto negli ultimi anni, un ampio successo a seguito della pubblicazione degli  album: “Persona”, “Noi, loro, gli altri” e l’ultima pubblicazione, avvenuta a sorpresa, da parte del rapper siciliano, “É finita la pace” spiccando per l’assenza di featuring, evidenziando un percorso sempre più intimo e personale. La musica, concetto ribadito ormai da secoli, è un importante strumento che facilita la comunicazione con il pubblico. Sono stati molti i tentativi, soprattutto da parte del docente, per smentire l’accusa di sessismo nei testi di Marracash, in quanto, visibile a tutti, il successo e la sua capacità di saper analizzare lucidamente la maggior parte delle problematiche nella società, diffuse tra i giovani, come la depressione, vissuta in prima persona dal rapper. Da non dimenticare un valore aggiunto nel percorso artistico di Marracash, che nonostante la dislessia, un disturbo che ostacolò il suo percorso scolastico, é riuscito a comunicare profondamente le sue idee, diventando la scrittura la sua forma di riscatto.  Nonostante non siano stati individuati contenuti sessisti nei testi di Fabio Rizzo, il professor Rossi è stato costretto a ritirare la proposta.