Di Nayab Khan. Nella puntata de Le Iene andata in onda il 6 maggio 2025, due testimonianze hanno scosso il pubblico italiano: quella di Chiara Tramontano, sorella di Giulia, e quella dell’influencer Sophie Codegoni.
Chiara ha raccontato il dolore per la perdita della sorella Giulia, uccisa nel maggio 2023 dal compagno Alessandro Impagnatiello. Nonostante Giulia avesse manifestato preoccupazioni e segnali di allarme, il sistema non è riuscito a proteggerla. Chiara ha sottolineato come, anche dopo la denuncia, le istituzioni non abbiano agito con la tempestività necessaria.
Chiara ha espresso la sua frustrazione per un sistema che non è riuscito a proteggere sua sorella, nonostante i segnali di allarme.
> “Giulia aveva paura, ma non è stata ascoltata. La sua voce è rimasta inascoltata fino a quando è stato troppo tardi,” ha dichiarato Chiara durante l’intervista.
La testimonianza di Chiara evidenzia le gravi lacune nel sistema di protezione per le donne vittime di violenza in Italia. Nonostante le denunce e le richieste di aiuto, spesso le istituzioni non intervengono tempestivamente, lasciando le vittime esposte a rischi mortali.
Sophie Codegoni ha condiviso la sua esperienza di violenza psicologica e minacce da parte dell’ex compagno Alessandro Basciano. Ha raccontato di aver ricevuto fino a 50-60 chiamate al giorno e di aver vissuto in un clima di terrore, temendo per la sua incolumità e quella della sua famiglia. Nonostante le denunce, ha dovuto affrontare la paura quotidiana e la sensazione di essere abbandonata dalle istituzioni.
Queste testimonianze evidenziano come, in Italia, la denuncia spesso non sia sufficiente a garantire la protezione delle vittime di violenza. È necessario un cambiamento profondo nel sistema di protezione e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per prevenire tragedie simili.
La puntata de Le Iene ha acceso i riflettori su una realtà troppo spesso ignorata, dando voce a chi ha vissuto sulla propria pelle la violenza e l’indifferenza.