Di Mayla Cilla. “Si è addormentata dopo un bagnetto e non si è più svegliata”, queste le parole dei genitori dopo la morte della piccola Aurora, di soli 45 giorni. Ma già da subito la storia era sospetta. La piccola presentava gravi fratture al cranio e al viso, ustioni sul corpo, segni di maltrattamento e molto altro. Si è poi infatti scoperto che sono stati i genitori stessi ad ucciderla, dopo varie analisi tra cui i messaggi scambiati tra Emanuele Savino e Anna Gammella, ossia i genitori, sono stati arrestati. Inoltre è emerso che la coppia non ha mai portato la piccola dal medico, neanche quando aveva ustioni e lividi su tutto il corpo provocati dal padre. La madre era a conoscenza di tutto e non ha fatto niente, anzi quando è uscito un livido grande in faccia alla piccola si è preoccupata solamente di come poter uscire per fare shopping. Ma come può una madre pensare solo questo e non preoccuparsi di sua figlia, SUA FIGLIA DI SOLI 45 GIORNI. La superficialità e l’indifferenza dimostrate da entrambi i genitori lasciano sgomenti. 

Ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare da questi esseri, privi di empatia, senza pietà, chiamarli “genitori” è un’offesa nei confronti della piccola Aurora, che da quando è nata ha subito solo maltrattamenti, violenza. Ad Aurora è stata strappata la vita troppo ma veramente troppo presto, non ha avuto neanche il tempo di ricevere una carezza, un abbraccio sincero, non ha avuto il tempo di ricevere l’amore, non ha avuto il tempo di divertirsi, ridere, giocare. Aurora è stata messa al mondo da chi non aveva né la volontà e né la capacità di amarla e di proteggerla. La cosa più sconvolgente è che Aurora non era figlia unica, ma quei mostri avevano altri due figli, per fortuna ora allontanati ed affidati ad una comunità. 

Emanuele Savino e Anna Gammella hanno rovinato la vita a due bambini ed hanno spezzato la vita ad un’anima innocente. Aurora ha il diritto di essere ricordata, perché un dolore così immenso ed incolmabile che ha subito non può scomparire, non può morire insieme a lei. Aurora è morta per colpa di quelle stesse braccia che avrebbero dovuto proteggerla. La sua voce, che non ha mai potuto farsi sentire, oggi deve risuonare attraverso la nostra indignazione, verso la nostra volontà di fare giustizia e di proteggere tutte quelle piccole anime indifese, verso la nostra capacità di non chiudere più gli occhi.