Di Andrea Gonini e Manlio Sgriccia. Il match valevove per la quattordicesima giornata di Serie A vede scontrarsi la Roma, che ha come obbiettivo quello di dimenticare la disfatta di Bergamo, contro un Cagliari che non trova la vittoria in campionato da ben 7 turni .
L’approccio alla partita dei giallorossi é come sempre notevole: è solo l’undicesimo minuto quando Veretou schiaccia un pallone vagante in area di rigore, infilandolo alle spalle di Cragno e trovando il gol del momentaneo vantaggio. Settimo centro stagionale per il centrocampista francese. Così come sono sette i goal della Roma nei primi 15 minuti di partita in questo campionato, record in serie A.
La Roma nei primi 45 minuti è assoluta padrona del campo e sembra avere in mano la partita. Poi nei minuti finali del primo tempo, come spesso succede, comincia a concedere qualcosa agli avversari. Il Cagliari, che di voglia ne ha, comincia a intimorire il suo avversario con qualche ripartenza, ma senza trovare particolare successo.
La squadra di Fonseca va negli spogliatoi in vantaggio per 1-0, risultato che la Roma poteva già migliorare nel corso del primo tempo, ma sarà costretta a farlo nel secondo, e da come le ultime partite ci hanno raccontato, non sarà del tutto una passeggiata.
Il secondo tempo inizia con una Roma che prova a gestire la gara. Al 57’ solito blackout che rischia di compromettere la gara, minuti difficili per i giallorossi che si fanno schiacciare dai sardi subendo anche il gol da Joao Pedro, e subendo altre occasioni pericolosissime da gol. Roma che però riesce a riprendersi grazie a un guizzo di Karsdorp sulla fascia che si accaparra l’assist per Dzeko. Poco dopo arriva anche il terzo gol dei giallorossi con la spizzata di testa di Mancini che segna il 3 a 1. Cagliari che però non molla e al minuto 89’ accorcia le distanze dal dischetto, gol che però serve a poco grazie alla buona gestione finale della Roma. Giallorossi che si riprendono dopo la batosta di Bergamo e chiudono il 2020 con una vittoria e il terzo posto in Serie A.