Di Chiara Cellitti. Si possono incominciare a tirare i primi bilanci, che in questo caso sono tutt’altro che positivi.
La stagione della Roma fino a questo momento ha visto più ombre che luci, nonostante un entusiasmo iniziale, dato dall’arrivo del nuovo tecnico Josè Mourinho, la squadra capitolina non riesce a trovare continuità nei risultati, con prestazioni talvolta deludenti, senza riuscire ad esprimere un vero e proprio gioco, dimostrandosi una squadra non all’altezza dell’obiettivo prefissato dalla società ad inizio anno, ovvero la Champions League.
Ad oggi sembra un’utopia arrivare nella grande competizione europea, i punti fatti fino ad ora non bastano per tenere il passo con le altre big del campionato, ponendo la Roma ad un sesto posto striminzito, inseguita dalla rivale capitolina.
Nonostante gli acquisti sia della sessione estiva sia in quella invernale di Calciomercato, la Roma non è riuscita a trovare un’identità di gioco ben precisa, il rendimento dei neo-giocatori delude spesso e quello dei vecchi risulta altalenante, costringendo Mourinho, in più occasioni, a dover pescare il jolly dalla primavera, come successo in precedenza con il classe 2003 Felix Afena Gyan o più recentemente con l’italo-australiano Christian Volpato e Edoardo Bove, entrambi a segno nel pareggio fondamentale contro il Verona.
Come detto i nuovi acquisti non sono riusciti a stravolgere una squadra che ormai da troppi anni non riesce a vedere la luce in fondo al tunnel, portando così ad una stagione disastrosa, che dati alla mano, risulta essere peggiore della precedente, dove il tanto criticato Fonseca, alla 28esima giornata, era arrivato a 50 punti, facendone ben 6 in più di Mourinho, tenendo una differenza reti migliore.