Di Ludovica Lamboglia. Una prestazione inguardabile. La Lazio cade sul manto verde dello Stadio Olimpico di Roma nel derby della Capitale. Prima della partita contro la Roma, sei clean sheet, e ancora, solo 3 gol subìti nelle ultime 7 gare risultando la miglior difesa della Serie A, ed  il secondo miglior attacco in campionato. Tutto svanito, il grande lavoro di Maurizio Sarri e i suoi uomini è tramontato, come se nulla fosse. In balia della squadra di Mourinho per 90 minuti, completamente in bambola, fermi sulle gambe, nessuna reazione o almeno quel poco che è stato fatto non è bastato. La Lazio nella stracittadina sembrava irriconoscibile rispetto alle ultime prestazioni in campionato, e come se tutto il lavoro fatto dalla squadra e dal tecnico toscano fosse andato all’aria non appena messo piede in campo. Adesso la situazione si complica, il settimo posto in classifica è davvero un grattacapo per la società biancoceleste. Vincendo contro il Venezia, la Lazio aveva scavalcato sia  Roma che Atalanta potandosi a poche lunghezze dalla Juventus, con il sogno Europa che sembrava più concreto di quello che sembrerebbe essere ora. Sono solo otto le partite rimaste a disposizione, troppi punti persi finora e davvero poche le speranze che la Lazio possa raggiungere il traguardo Europa. Servirà rispondere presente nei prossimi impegni per ribaltare la disfatta nella stracittadina della Capitale. Guardando più avanti, Tare e Lotito dovranno dare garanzie di mercato a Sarri,  attuare una vera rivoluzione perché la sensazione è che se alcuni giocatori lasceranno Formello, è pur vero che quelli che resteranno alla corte di Sarri non rispecchiano le caratteristiche per avviare la sperata macchina del “sarrismo”. La difesa è sicuramente uno dei reparti da rifondare come anche la situazione dell’alternativa al centravanti non è delle migliori. Servirà una sterzata decisiva e imminente, non solo per quel che concerne  il rush finale, ma soprattutto per il divenire della Lazio.