Di Luca Iglio. Si tratterebbe del 51enne Giandavide De Pau, l’uomo accusato di tre omicidi nella giornata di giovedì nel quartiere Prati di Roma. De Pau, uomo fidato e autista del boss Michele Senese, avrebbe raccontato agli inquirenti di non ricordare assolutamente nulla di quello che è successo, ma di aver impresso nella mente “tanto sangue” e di “aver tamponato la ferita di una delle due donne cinesi”. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il sospettato avrebbe aggredito la prima ragazza cinese in camera da letto, con la quale stava avendo dei rapporti; sentendo il trambusto, sarebbe intervenuta la seconda ragazza, che avrebbe poi provato a scappare. De Pau l’avrebbe raggiunta sul pianerottolo, accanendosi su di lei e massacrandola. L’aiuto a chi indaga è arrivato direttamente dalla chiamata della sorella del sospettato, in cui dichiarava alle forze dell’ordine che suo fratello “farfugliava, lasciando intuire di aver commesso qualcosa di molto grave”; un elemento del tutto in sintonia con il report medico di De Pau, il quale starebbe frequentando un percorso farmacologico e psichiatrico, per problemi di tossicodipendenza. Ulteriori conferme sarebbero arrivate dall’abbigliamento ricoperto di sangue del presunto killer, con il quale si sarebbe presentato a casa di sua sorella.
L’uomo ha confessato di essere stato nell’appartamento delle due prime vittime, come confermano alcune telecamere nella zona; al contrario nega di essere stato nell’appartamento della terza vittima, dichiarando di non ricordare di essere stato lì. Il 51enne non ha fornito alcun dettaglio sull’arma del delitto, che ad oggi ancora non si trova. Ulteriori aiuti per il proseguo delle indagini arriveranno dalle autopsie disposte entro lunedì. Intanto, con una nota ufficiale delle forze dell’ordine della città, Mario della Cioppa, questore di Roma, ha dichiarato che gli abitanti della capitale possono stare tranquilli e che la situazione è sotto controllo.