Di Lorenzo Bianchini.

Anche quest’anno è finita un’altra stagione di sci alpino.
È stata una delle stagioni più  complicate per gli atleti che si sono visti annullare le prime gare della stagione per l’assenza totale della neve.
Analizzando la stagione delle atlete ci sono  moltissime cose da ricordare  come per esempio il nuovo record di vittorie in coppa del mondo fatto registrare da Her majesty Mikaela Shiffrin che ha superato le 86 vittorie che aveva raggiunto Stenmark ormai moltissimi anni fa. La regina americana ha chiuso la stagione superando i duemila  punti in classifica, avvicinandosi al suo miglior risultato stagionale, e si è portata a casa la coppa del mondo generale e le coppe del mondo di specialità nello slalom speciale e nello slalom gigante classificandosi comunque nelle prime tre fa anche nelle altre due specialità.
Ennesima vittoria invece per la regina della velocità, la nostra Sofia Goggia che, dopo essersi rotta una mano a Saint Moritz, per il terzo anno consecutivo vince la sua quarta coppa del mondo di discesa libera portandosi a casa 5 gare su 8 e arrivando sempre seconda nelle altre gare. Positiva anche la stagione delle altre azzurre che nell’insieme hanno fatto registrare la miglior stagione nella storia dello sci alpino femminile con 26 podi. Azzurre che fanno comunque ben sperare per arrivare pronte alle Olimpiadi di Cortina del 2026
Nel maschile invece non si può non parlare dei due campioni che dominano ormai da qualche anno la coppa del mondo. Lo svizzero Marco Odermatt si è portato a casa la coppa del mondo generale, la coppa del mondo in slalom gigante e la coppa del mondo in super g lasciando solamente la discesa all’altro campione norvegese Kilde e lo slalom speciale al norvegese Lucas Braathen.
Nonostante sia stata una stagione entusiasmante per lo sci alpino bisognerebbe cominciare però a porsi delle domande sulla modalità del calendario, viste le 7 gare cancellate, che risulta troppo lungo e le località delle gare decise senza troppo criterio. Inutile cominciare in Europa a fine ottobre dove la neve purtroppo non c’è ma sarebbe più consono partire da località nord europee come la Norvegia, Svezia o Finlandia per poi concentrare le gare europee ed americane nella seconda parte di stagione.

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