Di Massimo De Luca. La partita, l’agonismo, il rigore e la maxi-rissa. Ancora una volta durante il derby d’Italia, stavolta valido per la gara d’andata di semifinale di coppa Italia, la scena allo spettacolo calcistico viene rubata da un comportamento barbaro ed ingiustificabile sia da parte dei protagonisti della sfida, sia da parte della tifoseria bianconera più calda. Stiamo parlando della battaglia più nobile che il calcio italiano offre da anni, lo scontro tra i club di Facchetti e Scirea non può essere teatro di tanta ignoranza e inciviltà. Fino al novantesimo minuto il pubblico ha assistito ad una sfida senza un ritmo concitato e frenetico ma comunque gradevole, durante la quale i 22 in campo si sono affrontati senza esclusione di colpi e con grande lealtà sportiva. Al vantaggio di Cuadrado a dieci minuti dalla fine, risponde il centravanti belga dell’inter che insacca un rigore concesso dal direttore di gara per un’ingenuità di Bremer, il quale tocca la sfera con la mano nella propria area proprio allo scadere del match. L’atmosfera già si stava scaldando nel corso del secondo tempo quando dopo un contrasto di Lukaku con F. Gatti, parte della curva sud bianconera ha iniziato ad intonare cori e versi razzisti all’indirizzo dell’attaccante nerazzurro. L’esultanza di Big Rom dopo il rigore, già mostrata dopo gli ultimi gol in nazionale ma ritenuta provocatoria da Massa e dai bianconeri, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Si accende improvvisamente un parapiglia sul terreno di gioco e non solo, tanto che il direttore di gara, insieme ai suoi assistenti, fa fatica a mantenere l’ordine. Lo spettacolo offerto non è quello sperato, uno spot orrendo per il nostro calcio in mondovisione che ci pone ancora una volta nella condizione di dover condannare comportamenti razzisti e atteggiamenti violenti. Tra gli animi più infuocati annoveriamo quelli di Cuadrado, che ha rovinato così una serata impreziosita dalla rete del vantaggio, e di Handanovic. I due si stavano spiegando in maniera apparentemente pacifica fino a quando il colombiano ha tentato di sferrare un colpo al volto del capitano nerazzurro, scatenando la reazione di quest’ultimo e quindi il cartellino rosso per entrambi. Stessa sorte è toccata a Lukaku, il quale (già ammonito) ha ricevuto un’altra ammonizione per l’esultanza, interpretata probabilmente erroneamente, che ha scatenato il caos in campo. Con la speranza che nella sfida di ritorno a Milano i due club ricordino la loro storia centenaria e gloriosa, tutti noi ci auguriamo di non dover assistere ad una pagliacciata del genere, una pessima pubblicità ancora una volta del nostro calcio e del nostro tifo per tutto il mondo.

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