Di Lorenzo Bianchini.
Terribile l’inizio della rossa in queste prime tre gare della stagione. Quella che doveva essere la stagione della rinascita, dopo la pessima dello scorso anno con innumerevoli errori di strategia e dei piloti che hanno portato la Redbull a vincere tranquillamente il campionato piloti con Verstappen e il campionato costruttori, si sta rivelando invece un ulteriore fallimento.
In Bahrain già problemi alla power unit e una macchina molto più lenta del previsto, inspiegabile visto i tanti mesi a disposizione dei meccanici della rossa per assemblare la nuova monoposto SF-23 per la stagione soprattutto dopo le parole dei tecnici di Maranello che si erano esposti, forse troppo dopo le prove al simulatore. Anche nel secondo gran premio a Jeddah in Arabia saudita una macchina che si è rivelata non solo più lenta e meno performante della sua diretta avversaria Redbull ma persino più lenta di Mercedes e Aston martin di lunga meno favorite all’inizio della stagione rispetto alla Ferrari. I due piloti della rossa si sono classificati rispettivamente sesto e settimo dietro alle due Mercedes e all’Aston martin di Alonso che ha avuto un inaspettatamente un ottimo inizio di stagione.
Ferrari che si conferma un disastro anche in Australia con Leclerc fuori dopo tre curve dopo lo scontro con Stroll e Sainz arrivato dodicesimo dopo una discutibilissima penalità.
Problemi che dunque rimangono e anzi continuano a crescere in casa Ferrari nonostante il cambio di rotta intrapreso da John Elkann, forse più impegnato a risolvere i danni del cugino Andrea, che ha deciso di cambiare il team principal licenziando mattia Binotto e sostituendolo con Frederic Vasseur sperando di ottenere risultati diversi che però ancora si fanno attendere.
Il vero cambio di rotta, considerando la lunghissima astinenza dalla vittoria di ormai quindici anni, andrebbe compiuto ai piani alti della scuderia dove forse bisognerebbe prendere decisioni più solide e coraggiose scegliendo un team principal e uno staff abituato a vincere, tornando magari ai tempi di Jean Todt e Montezemolo, invece di un aziendalista come gli ultimi scelti in questi anni. Speriamo comunque che con gli aggiornamenti alla macchina che arriveranno nelle prossime gare di avere una macchina più performante e tornare a competere per la vittoria del campionato.