Di Alessia Varlotta.
Inizia tutto dal nulla, senza un motivo preciso; si parte con un forte dolore al petto, poi il battito si fa più accelerato, iniziano a farsi strada nel cervello tutte le ansie possibili, si prosegue poi con forti difficoltà respiratorie e nodo alla gola, per finire con un forte senso di stanchezza.
Avviene tutto in meno di un minuto e la prima cosa che si pensa è quella di avere una qualche malattia rara al cervello se non un infarto, all’inizio non si pensa all’attacco di panico perché abituati a credere che arrivi solo quando si è particolarmente sotto stress o in una situazione nuova e di ansia, in realtà le cause per cui può arrivare sono talmente tante che risulta difficile individuarle.
L’angoscia e “l’assenza” sono le sensazioni che prevalgono: si ha difficoltà anche a formulare una parola e si inizia a vedere intorno immagini confuse e sfocate, il tutto accompagnato dai pensieri più illogici che si fanno strada in modo fastidioso e ad “alta voce” nella mente. Si avverte un senso di soffocamento come se ci si trovasse in una trappola, quasi claustrofobia, che porta il cuore ad accelerare ancora di più il suo battito; ad un certo punto si crede davvero di stare per morire.
Spesso l’attacco di panico è anche accompagnato da vomito, tremore, vampate di calore e freddo improvviso, quando ciò accade è perché si ha paura di un altro ipotetico attacco di panico quindi si vive come attraverso una pellicola in cui si sorride e si finge, per poi tornare a casa e abbassare le difese per dare spazio ad un nuovo attacco di panico perché quando lo si vive una volta poi si è terrorizzati all’idea che possa succedere ancora.
Molti sottovalutano il problema soprattutto perché ultimamente va quasi di moda dire “ho l’ansia”, si confondono agitazione, trepidazione o paura per essa, ma l’ansia nasconde qualcosa di più profondo perché arriva all’improvviso; in un momento si sta bene e si è felici e il momento subito successivo arriva quel senso di sprofondare in un abisso.
È impossibile capire davvero cosa succede nella mente e nel corpo di una persona quando si ha un attacco di panico perché davvero la sensazione che prevale è quella di stare per morire da un momento all’altro ed è una sensazione che non si può spiegare, per questo è importante imparare a capire a fondo sé stessi e dare voce alle proprie emozioni e non scambiare tutto per ansia. È importante parlare e confrontarsi con il prossimo così come chiedere aiuto perché non è una malattia a cui trovare una cura ma è qualcosa che esiste nella mente a cui la persona dà vita; ciò non significa sia una cosa immaginaria, ma sicuramente così come nasce nella mente di una persona è quella stessa persona che deve combatterla. Chiedere aiuto non è da vigliacchi ma è un atto di coraggio.