Di Lorenzo Bon. La paura, le urla e i pianti poi un colpo di fucile che rimbomba, qualcosa sta accadendo, inizia la corsa, la folla si accalca, sto cambiando su qualcosa sono corpi, c’è gente a terra, sento del caldo nel petto…é sangue…é il mio sangue ,gli occhi si chiudono mi hanno preso sono stato vittima di un attentato terroristico.
Questo é quello che negli ultimi giorni sta accadendo in Europa.
Gli attacchi di matrice islamica sono ripresi, per le strade europee francesi e belghe e inizia a ritornare quel fantasma chiamato ISIS.
Il sangue di un professore viene versato in Francia mettendo il suo corpo tra la lama dell’attentatore e i suoi studenti fermando una possibile strage e pochi giorni dopo in Belgio, precisamente a Bruxelles, un attentatore spara su dei tifosi diretti alla partita contro la Svezia.
Ora l’Europa torna ad avere paura, tornano quegli alarmi bomba anche a Roma, torna quel sentimento di terrore che pervade ogni ambiente con un folto numero di persone, uscire di casa e mettersi in una folla ci fa pensare: “e se accadesse ora proprio a me?”.
Mai quanto oggi tornano alla memoria gli attentati del 2015 alla sede del giornale Charlie Hebdo, momenti che fino a qualche giorno fa ci sembravano preistoria ora sono più attuali che mai.