Di Martina Odino. Fa rumore la decisione di Fabrizio Moro di non partecipare alla 75° edizione del festival di Sanremo. Il cantautore è stanco e si oppone al sistema che da anni si è instaurato nella nostra generazione pronunciando un discorso importante che ci fa riflettere:

’Prima del Covid c’era più equilibrio fra chi aveva una carriera e un rapper con la catena al collo, appena arrivato, ma forte su social. Non lo sopporto

Nella critica di Moro avvertiamo lo sdegno di chi una strada se l’è fatta con le unghie e con i denti e si vede arrivare su un palco di una certa importanza, l’ultimo rapper di quartiere appena uscito da TikTok. La critica viene fatta in primis ai direttori artistici, che danno più importanza alle visualizzazioni online piuttosto che alla storia musicale e alla qualità, infatti annuncia:

‘‘il vero danno lo hanno fatto le piattaforme streaming, non ci sono filtri. Prima dovevi affrontare il direttore artistico e lui ti diceva se era giusto o sbagliato quello che facevi, oggi no. C’era un filtro tra te, i media e il pubblico, Oggi viviamo in un sistema malato, non c’è più gavetta’’

Moro fa una critica importante che da voce e soprattutto lascia spazio alle riflessioni alla parte di spettatori  stanchi di vedere al festival più importante di Italia cantanti non propriamente degni di essere in quel posto. D’altronde negli anni il programma ha ospitato svariati cantautori di ogni genere, andare a Sanremo aveva un significato ben preciso e donava un certo riconoscimento, adesso invece assistiamo al declino più totale del mondo dello spettacolo e della musica e questo, per chi ne capisce, non è comprensibile. Sanremo nel corso degli anni è peggiorato sempre di più: il festival un tempo era sinonimo di prestigio e ospitava i  più grandi musicisti del periodo, adesso invece si da più importanza alle audience online piuttosto che alla vera qualità e al vero cantautorato. Ne approfitto per sottolineare, inoltre, che nel corso degli anni abbiamo assistito ad un vero e proprio declino, oltre che musicale anche sull’intrattenimento, ricordiamo ad esempio del ballo del qua qua fatto fare ad un attore di un certo calibro come John Travolta nella scorsa edizione e lo scandalo che vi fu a seguire, raggiungendo livelli alti di quello che si definisce ‘’trash’’,che dovrebbero invece restare distanti da una trasmissione del genere.

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