Di Natalia Usciuc. Un sogno spezzato in una sala operatoria.

Margaret ha sempre desiderato migliorare l’aspetto del suo naso, e così, attratta da una pubblicità sui social “il naso che hai sempre desiderato” per soli 3000€, decide di partire per Roma e sottoporsi a questo intervento in una clinica. Purtroppo, però ,non uscirà da quella sala operatoria, lasciando un vuoto incolmabile ai suoi cari.

A soli 22 anni, Margaret è deceduta durante l’operazione di rinoplastica parziale. I due medici che l’hanno operata sono ora accusati di omicidio colposo e rischiano gravi conseguenze legali.

Margaret, era entrata lì solo con l’obbiettivo di migliorare il suo aspetto che le creava un disagio, come tante altre ragazze della sua età, fiduciosa del risultato che avrebbe ottenuto.

Non sempre peró scegliere la via più rapida e meno cara è la scelta giusta. 

Quando si tratta di interventi medici, soprattutto quelli estetici, la sicurezza e la professionalità devono essere le priorità assolute, indipendentemente da offerte o sconti. La salute non può essere trattata come uno shopping occasionale. Qui si rischia la vita, e non si può chiudere un occhio su niente.

La scelta dei medici nel pubblicizzare questi interventi a prezzi stracciati è un segnale d’ allarme. Nella maggior parte dei casi, nascondono operazioni svolte in cliniche non adeguate, con assenza di strumenti adatti per eventuali urgenze. 

Per questo c’è bisogno di rafforzare i controlli e di garantire che le cliniche trattino la salute dei pazienti con la massima attenzione, dal primo istante in cui varcano la porta.

Non è giusto perdere la vita a causa di operazioni svolte da medici che scelgono il guadagno piuttosto della professionalità e cura del paziente. 

Il medico ha un ruolo essenziale e carico di responsabilità, essendo che i pazienti ripongono nelle sue mani la propria salute, affidandosi con fiducia e aspettandosi che ogni azione sia svolta con la massima attenzione. Un professionista onesto ha il dovere di operare sempre in sicurezza e con la piena consapevolezza della delicatezza di questo compito. Tragedie come questa non solo lasciano un vuoto incolmabile nelle famiglie colpite, ma mettono in crisi anche l’immagine del medico stesso, seminando sfiducia tra le persone che desiderano migliorarsi e che, d’ora in avanti, potrebbero esitare ad affidarsi a interventi estetici o medici.

Quello che resta ora è un dolore di una fiducia tradita, di una giovane che ha perso tutto per un’operazione che doveva essere sicura.