Di Fabiana Donato.Immaginiamo Tor vergata come una macchina che funziona a catena di montaggio, se anche un solo passaggio non è ben realizzato, tutto il sistema rallenta, o potrebbe addirittura bloccarsi. Chi ama Tor Vergata, ha imparato a conoscerne e ad amarne anche i difetti. Uno di questi è proprio quello della ricerca delle informazioni nei siti internet, che fin dagli inizi della propria carriera, un qualunque studente armato di computer e mouse, facendo clic nei motori di ricerca, salta da una pagina web all’altra per trovare quello di cui ha bisogno: chiarimenti per il proprio percorso di studio. Soprattutto, chi sta leggendo questo articolo, può ritrovarsi in queste parole, e come tutti quelli che si ritrovano in questa situazione, si starà chiedendo: perché in un ottimo Ateneo, è così difficile trovare delle risposte a dei problemi comuni?
Innanzitutto, un punto che bisogna evidenziare è la quantità di siti che uno studente può selezionare. Troppi siti, non sempre equivalgono ad una corretta organizzazione delle informazioni. Basta citarne alcuni, come quello per visualizzare la propria carriera e prenotarsi agli esami, “Delphi”; per conoscere gli orari degli sportelli della segreteria, “Segreteria studenti”; per consultare i programmi dei Professori, “Didattica Web”. Esiste anche quello che indica la “Macroarea” di appartenenza, per proseguire con quello della Biblioteca, e ci sono persino alcune pagine web dedicate a dei corsi di studio, come per esempio, Scienza dell’Editoria, o Filosofia che hanno le proprie. Per concludere, oltre queste specifiche pagine web, esiste anche un Sito generale che vale per tutto l’Ateneo che però alle volte confonde le idee, e porta gli studenti a non capire quale strada seguire. Questo perché la “guida dello studente” non sempre può rispondere a problemi specifici, ma neanche gli altri siti possono, se sono così tanti e mal organizzati. Cosa fare se internet, strumento che dovrebbe far trovare facilmente le informazioni, diventa un mezzo che rallenta gli universitari? Morale della favola, sono i Rappresentanti degli studenti a fare i conti con questo disagio. Sono i primi che vengono richiamati per poter far fronte al problema.
Così, andando alla ricerca di soluzioni, si potrebbe pensare che non ce ne siano, ma c’è una svolta. Il detto “chi fa da sé, fa per tre” non può che sintetizzare al meglio la situazione: chi può risolvere i problemi degli studenti, se non gli studenti stessi? Infatti, sono stati proprio degli studenti di ingegneria a sviluppare un’applicazione che può dare dei vantaggi ai proprio colleghi: “Aulando”. Permette di sapere in tempo reale quali sono le aule libere per poter studiare nelle ore tra una lezione e l’altra, consultare gli orari delle navette per facilitare gli spostamenti, e anche vendere o acquistare appunti per approfondire lo studio delle materie. Ancora poco conosciuta, potrebbe però ben presto diventare un ottimo mezzo per ritrovarsi in una situazione sicuramente vantaggiosa, e perché no risolvere dei problemi quotidiani, rendendo così migliore il percorso universitario.
Migliorare questi aspetti, non può che giovare al nostro Ateneo, rendendolo ancora più efficiente e professionale, grazie ad un corretto e funzionale utilizzo del mondo digitalizzato. I presupposti ci sono, bisogna gestirli meglio. Questo significa: lavorare insieme per rendere migliore Tor Vergata. Soprattutto, bisogna farlo subito, perché gli studenti soddisfatti e ben informati oggi, renderanno la società del domani, un posto migliore. In fondo, l’università ci prepara proprio a questo!