Di Riccardo Fermani. Con quello realizzato ieri sera, per la juve è l’ottavo 2 a 1 tra campionato e coppe, nonché la decima vittoria realizzata con un solo goal di scarto in questa stagione. Si deve perciò parlare di cinismo o di fortuna?
Le differenze dallo scorso anno, sono sempre più evidenti. I bianconeri sono passati dal macinare goal su goal, grazie soprattutto alla qualità a disposizione in attacco e al gioco offensivo di Allegri, al controllare la partita attraverso un possesso palla, a volte anche sterile, riducendo drasticamente le occasioni create ed allo stesso tempo quelle concesse. Infatti la squadra di Sarri, ieri sera occupata nel match in trasferta a Mosca, non gioca un bel calcio; poche sono le occasioni create dai bianconeri che, soprattutto nei primi 45 minuti, hanno un atteggiamento passivo, lasciando spazio a giocate personali dei russi che si permettono anche il lusso di esibirsi in rovesciate ed altre giocate ad elevato coefficiente tecnico.
La juve passa in vantaggio al quarto minuto di gioco, grazie più che alla punizione di Ronaldo, ad una papera del portiere Guilherme. Il quale non riesce a trattenere la palla e se la fa scappare dalle mani permettendo alla palla di insaccarsi in rete, non prima però del tocco sulla riga del centrocampista gallese Aaron Ramsey, che nell’esultare va incontro a Ronaldo scusandosi per lo “scippo”. Goal che verrà poi attribuito dalla UEFA all’ex Arsenal. Pochissimi minuti dopo arriva il pareggio della Lokomotiv con il suo giocatore più talentuoso: Aleksey Miranchuk, che aveva già segnato nel match di andata all’Allianz Stadium di Torino. Nell’arco del primo tempo, la squadra allenata da Semin, sfiora più volte il goal del raddoppio, arrivando troppo facilmente di fronte a Szczesny. La partita si conclude con il super goal nei minuti di recupero del subentrato Douglas Costa, che dopo aver dribblato 6 giocatori la appoggia al Pipita Higuain il quale lo delizia con uno splendido assist di tacco e il brasiliano non deve far altro che insaccarla in rete.
Tutt’altra partita, è stata quella giocata a San Siro tra Atalanta e Manchester City. Dopo la disastrosa gara di andata, nella quale la squadra di Guardiola ha dilagato segnando ben 5 goal, i bergamaschi danno una prova di coraggio davanti ai propri 35 mila spettatori. Nonostante dai primi minuti sembrasse un’altra tragedia annunciata, l’Atalanta non si dà per sconfitta dopo il primo goal di Raheem Sterling. La squadra di Gasperini infatti sembra rinata dopo il rigore, clamorosamente sbagliato da Gabriel Jesus. Ritrova la voglia e il bel gioco, si lancia in avanti con Ilicic e con il Papu Gomez, i quali risulteranno essere una spina nel fianco per la difesa inglese. Imprevedibile e determinata, l’Atalanta trova il goal in apertura del secondo tempo con il croato Pasalic. A Milano si gioca una seconda parte a ritmi elevatissimi, nella quale l’Atalanta è padrona del gioco e sfiora i 3 punti più volte. La partita termina con un episodio alquanto divertente dovuto all’espulsione ai danni del portiere cileno Bravo. In quanto unico portiere nei convocati, Pep Guardiola è costretto ad inserire il terzino inglese Kyle Walker nel ruolo di portiere.
Buone notizie arrivano inoltre dalla Croazia dove, il pareggio tra Dinamo Zagabria e Shaktar Donetsk, permette all’Atalanta di poter ancora sognare uno storico passaggio del turno.
Altri risultati degni di nota in questa quarta giornata di Champions League arrivano da Madrid dove, il Real dilaga contro i turchi del Galatasaray, mettendo a segno 6 reti. Realizzando inoltre, la doppietta più veloce della storia di questa competizione. Cala il poker anche il Tottenham in Serbia contro la Stella Rossa. Grazie alla doppietta di un sempre più decisivo Heung Min Son. Il sud-coreano dopo la rete, si rivolge alle telecamere chiedendo scusa ancora una volta per il terribile fallo ai danni di André Gomes, che gli è costato la rottura di una tibia nell’ultima gara di campionato. Gesto che fa onore all’attaccante allenato da Pochettino e per il quale gli verrà revocata la squalifica.