Di Esther Pérez. La vista, l’olfatto, il tatto, il gusto e l’udito. La cucina valenciana è intimamente legata ai prodotti della sua costa, ma anche dell’orto e della campagna. Quando parliamo di gastronomia valenciana, la prima cosa che pensiamo è la paella. Sì, è vero che la paella è un simbolo valenciano e spagnolo, ma è un errore non dire la varietà gastronomica che esiste a Valencia. Una delle principali caratteristiche della cucina valenciana è il riso, un cereale che è venuto dai musulmani. In questo settore, la paella valenciana, composta da riso, pollo, coniglio, fagioli verdi e carrube, si distingue dagli altri piatti, ma non possiamo dimenticare il riso al forno.
Inoltre, la diversità geografica e culturale esistente a Valencia ha sviluppato molti tipi della tradizionale paella valenciana, creando un altro tipo di paella come il riso nero, il riso a banda, il riso senyoret o la paella mista. Un’altra caratteristica è lo esgarradet, un’insalata composta da merluzzo, peperoni rossi arrostiti, aglio e olio d’oliva. In questo caso, è servito come antipasto al piatto principale, dove possiamo evidenziare l’Olla Valenciana, lo stufato per eccellenza del territorio, i el All i Pebre, piatto della costa realizzato con pezzi di anguilla tagliata e patata. Infine, sottolineare la qualità dei dolci, tra cui i buñuelos e i famosi fartons, originari di Alboraya. Questi ultimi non possono essere separati dall‘horchata, la bevanda più caratteristica nel territorio valenciano costituita da acqua, zucchero e chufa.
Il pranzo ,esmorzaret, è tipico dei valenciani. Si svolge tra le 9 e le 11 del mattino e consiste nell’andare in un bar. Questo è composto da un panino di carne o tortilla di patate. E questo panino così grande è sempre accompagnato della picaeta, che sono olive o arachidi. Tutto questo accompagnato da bevanda e successivo caffè.
Ci sono molti modi per provare i piatti tipici valenziani e uno di questi è fare un tour gastronomico con una visita guidata nei luoghi più importanti della città. È perfetto per avvicinarsi alla gastronomia e alla cultura della zona.