Di Pietro Grimaldi. Questo sabato può essere stato la svolta di tutta la stagione calcistica, era da quasi 10 anni che la Juventus non partiva da sfavorita durante un match di serie A, e quasi da 8 anni che il Napoli non si trovava così distante dalla prima in classifica, con un -17 dall’Inter capolista che evidenza il grande stato di crisi degli azzurri.
Ancelotti, ricorrendo all’utilizzo del ritiro per concentrare meglio i suoi giocatori, cercava risposte nella delicata sfida contro l’Udinese, ma alla Dacia Arena i partenopei non sono riusciti ad andare oltre ad un sofferto pareggio, ottenuto inoltre in rimonta, permettendo così ai bianconeri, che finalmente ritrovano la loro punta di diamante Kevin Lasagna, che torna al goal dopo tanto tempo, di guadagnare un punto molto importante per la salvezza.
Con questo pareggio arrivano a 7 le partite senza vittoria del Napoli, un avvenimento mai successo in tutta la carriera da allenatore di Ancelotti, che deve affrontare prima di tutto i grandi problemi dello spogliatoio, con molti giocatori delusi dal comportamento della società nei loro confronti, andando ad influire negativamente sul terreno di gioco.
Ha fatto clamore inoltre la grande bocciatura di Lorenzo Insigne che è stato richiamato in panchina dopo solo 45 minuti, il capitano, nonché uno dei capi della rivolta contro il presidente, sta attraversando un periodo di forma pessimo e le recenti prestazioni fanno pensare sempre di più ad un futuro lontano da Napoli.
Ma la partita più importante, che si prende la scena per almeno tutta la settimana, è la grande vittoria della Lazio contro una Juventus alle prese con una crisi d’identità.
Nonostante il vantaggio i bianconeri non sono riusciti ad esprimere il proprio gioco, e successivamente con l’espulsione di Cuadrado, sono sopperiti alla voglia biancoceleste di uscire con il bottino pieno per continuare a sognare un posto in Champions o anche qualcosa di più.
La Lazio, nonostante il rigore sbagliato da Ciro Immobile, è stata trascinata dalle sue stelle, in particolar modo Luis Alberto, che con i due assist della partita di ieri, diventa il miglior assistman di tutta Europa, evidenziando lo stato di grazia attuale della squadra di Inzaghi.
La Juventus, invece, deve fare i conti con un centrocampo non all’altezza degli avversari e di una difesa sempre meno stabile, senza un vero leader, con Sarri che attende con ansia il ritorno di Chiellini atteso per marzo; unica nota lieta per l’allenatore toscano è il ritorno al goal su azione di Cristiano Ronaldo, che sembra abbia risolto finalmente i problemi fisici ed è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle.
I biancocelesti ora si trovano terzi in classifica a -3 punti dalla Juventus e a -4 dall’Inter, lasciando spazio alle fantasie dei tifosi; attualmente la squadra capitolina è quella che esprime il miglior calcio in Italia, dimostrandosi letale, ma anche molto tosta in difesa, non sono infatti un caso le sette vittorie consecutive che hanno portato la Lazio nella parte altissima della classifica, e se continua così puntare alla vittoria finale non è più solo un sogno irrealizzabile.
Calcio: Napoli, Lasagna indigesta, la crisi continua.