Di Eleonora Gentile

Sono donne,ragazze,adolescenti,clandestine,immigrate,maltrattate,violentate.
Diverse ma accomunate dall’aspettare un bambino. Un bambino che loro non vedranno però, mai crescere. Sono tanti i motivi che spingono una mamma a non tenere il proprio bambino ma, allo stesso tempo, a scegliere di portare avanti la gravidanza, per permetterne l’adozione. Sono infatti circa 400 i bambini che ogni anno vengono abbandonati alla nascita, finiscono poi in adozione, ma molti altri muoiono senza passare per le cronache dei giornali.

Una ricerca condotta dalla Società italiana di Neonatologia, racconta che, secondo il Tribunale minorile su 550.000 bambini nati ogni anno circa 400 non vengono riconosciuti. Si tratta dello 0,07 per cento e i numeri non accennano a diminuire , indice di una vera e propria emergenza nel nostro paese.
Le definiscono “madri segrete” ,partoriscono e poi sono costrette a dire addio al loro bambino. Non lo riconoscono e lo lasciano in ospedale perchè non hanno i mezzi per sostenerlo. Lo lasciano lì con la speranza che  un giorno chi si prenderà cura del loro piccolo gli darà un futuro migliore.
Dietro ogni abbandono, ci sono storie di miserie e disperazione;alcune donne abbandonano l’ospedale come se niente fosse accaduto,scappano via velocemente senza voltarsi, senza pensarci, altre sono meno brave,non riescono a nascondere, hanno negli occhi una sofferenza e un senso di colpa che le accompagnerà per sempre.
La legge italiana consente alla donna di partorire in segretezza e non riconoscere il piccolo venuto al mondo.I tribunali italiani, se il neonato non viene riconosciuto dalla madre, non possono fare ricerche sulla paternità e ne possono dichiarare lo stato di abbandono e l’adottabilità.
La legge a queste donne concede peró 3 mesi per decidere, per cambiare idea. Tre mesi che per loro durano una vita,tentate a riprendersi un pezzo di sè. Scaduto quel tempo però quel figlio non sarà più il loro ma pronto ad essere accolto da altri. Una scelta dolorosa, forse la più penosa da fare per una donna.
Decisione tragica che spesso nasconde uomini violenti, religioni intolleranti,instabilità economica, famiglie che si vergognano di figlie incinte per caso, prostituzione, clandestinità, violenze sessuali. Situazioni molto pesanti e nelle quali ritengono di non poter crescere un bambino.Spaventate,lasciate sole a decidere. Una scelta difficile,dolorosa ma necessaria;piena d’amore,un amore che rimarrà sempre e comunque eterno. Perchè anche se non avranno la possibilità di veder crescere il loro bambino,di stargli vicino, anche se non sapranno più nulla di lui, compiono il gesto di  mettere al mondo il loro piccolo e di affidarlo a un’altra famiglia perchè hanno la consapevolezza ,ed è da quì che nasce la forza di farlo, di donargli  qualcosa che loro non avrebbero potuto offrigli, un futuro migliore lontano dalle sofferenze. Perchè quando si tratta dei figli le mamme non sono mai egoiste.