Di Irene Bollici. “Ore, centinaia, migliaia di ore a non fare niente, a cercare di piacere agli altri, a comprare vestiti che costano meno dello schifo che mangiamo e sopratutto: ore su ore a studiare; cose inutili, cose utili, quale è la differenza? Cose che in ogni caso non ci ricorderemo mai e così ci ritroveremo fra 10 anni senza sapere fare nulla, perché anziché fare qualcosa e pensare con la nostra testa, abbiamo passato pomeriggi a bruciarci i peli, a imparare una lingua parlata tremila anni fa da una élite di pedofili spazzati via dalla storia.
Greco e latino insegnano a pensare dicono, insegnano così tanto a pensare che nessuno in Italia ha pensato che, nei paesi davvero innovativi il latino e il greco non si studiano. E così, quando il prossimo Zuckerberg cambierà il mondo a 20 anni senza nemmeno aver finito l’università, noi continuiamo a studiare, a spendere i soldi dei nostri genitori, facendo cose senza senso, cerchiamo di rimanere sempre in giro, ci agitiamo, sudiamo, perché finché ci muoviamo abbiamo l’illusione di non stare fermi, ma in realtà non stiamo andando avanti, stiamo andando indietro. Siamo convinti di saltare verso il cielo e non ci accorgiamo che in mezzo c’è il soffitto.”
Inizia così Skam Italia, web-serie del 2018 creata da Ludovico Bessegnato per Tim Vision, suddivisa per ora in tre stagioni, racconta le storie di Eva (Ludovica Martino), Martino (Federico Cesari) e Eleonora (Benedetta Gargari). ma cos’è Skam Italia?
Per molti spettatori sembrerà la solita serie adolescenziale, ambientata al liceo dove ci sono problemi si, ma solo quelli legati all’età; ma proviamo ad andare oltre.
Eva, ragazza apparentemente tranquilla, vivace al momento giusto, con un solo unico grande problema: aver rubato il fidanzato alla sua ex migliore amica, problema apparentemente infantile e inutile che sfocia poi in qualcosa di più grande di lei, la solitudine, il rimanere sola per molto tempo, fino a quando non incontra Eleonora ad una festa di liceo, e poi ancora Federica, Silvia e in un secondo momento Sana.
Skam è Eva che piange nei bagni della scuola mentre cerca di cancellare la scritta “Troia” sui muri in mattonelle dell’edificio.
Skam è Silvia (Greta Ragusa) con l’autostima distrutta dopo il discorso di Edoardo (Giancarlo Commare) nel quale afferma che per lui, è stata solo il divertimento di una notte. Skam sono i continui pregiudizi e le frecciatine razziste che Sana (Beatrice Bruschi) deve sopportare ogni giorno in ogni circostanza,
Skam è il discorso di Filippo (Pietro Turano), fratello di Eleonora, sul combattere in prima linea per i suoi diritti in quanto omosessuale e non limitarsi a rimanere nelle retrovie per poi accettare e banchettare sui successi altrui, é Martino con la paura nello scoprire se stesso e ciò che veramente prova, è Niccolò (Rocco Fasano) con la paura di di rimanere solo e di essere trattato come un caso clinico poiché soggetto al Disturbo di Borderline di personalità, è Giovanni che difende la relazione di Niccolò e Martino in tutto e per tutto.
Skam è Eleonora che va a denunciare Andrea (Mauro Lamanna) fratello di Edoardo, dopo che l’aveva ricattata con una sua foto “pornografica”, che ha vissuto una vita da sola contando solo su se stessa e nel momento in cui inizia ad innamorarsi di Edoardo ha paura, è Marta, amica di Andrea, che nel momento in cui viene a scoprire della denuncia non giustifica il comportamento dell’amico semplicemente perché certe cose non possono essere giustificate ma condannate.
Skam, infine, è Edoardo (Giancarlo Commare) che lancia sedie per difendere i suoi amici, la sua unica famiglia, ma poi ammette le sue colpe, che si innamora di Eleonora perché non è una delle tante, e lo sa anche lui che mai potrebbe rovinare un fiore così bello.
Conclusione: chi vuole una serie fatta con storielle d’amore e baci rubati, Skam non fa al caso, mentre chi cerca uno spicchio di realtà in quella che può essere la vita adolescenziale che viviamo tutti i giorni, piena di paure, difetti, pregi e speranze, allora questa serie è quella giusta, guardando anche “oltre”.