Di Stefano Ianieri. La domanda che ci poniamo, è come mai i giovani di oggi sono sempre più lontani dalla politica?
La risposta la troviamo in un fenomeno sociale, che negli ultimi venti anni colpisce i giovani, e della loro collocazione nel mondo della politica.
I giovani di oggi sono considerati pigri, mancanti di attività, perché la stessa politica è entrata in crisi e non si è più protratta verso di loro, come la creazioni di sedi che un tempo chiamavano sezioni, ed erano dislocate sul territorio, erogando una serie di servizi per i cittadini, dove i giovani imparavano a fare politica.
Una politica che ha concentrato tutto sui suoi leader di partito, sia come forma di guida strategica e tattica, ma anche in casi come “Forza Italia” che è l’esempio di partito personale.
Una politica poco attenta ai giovani anche sul campo occupazionale e miope delle loro capacità, ma invece di aprire spazi competitivi a tutti, si è riservata ai pochi eletti, anche se in molti casi incompetenti nei ruoli assegnati, in breve una mancanza di meritocrazia.
La politica è ferma in tutti i comparti dove nel passato erano presenti forme di antagonismo politico, con una ideologia, che oggi per interessi di partito le hanno fatte crollare.
Il giovani, intesi anche come cittadini non sono più in grado di reagire, e quando lo fanno, sappiamo che è uno sfruttamento del loro impegno, da partiti e movimenti già esistenti, come le “Sardine”, che alla fine della campagna elettorale in Emilia non si sentono più, anche se i problemi da loro elencati esistono ancora.
Un sondaggio del 2018 alle ultime elezioni politiche, il 40,9% dei giovani intervistati, ha dichiarato di essersi presentati al seggio, senza una vera convinzione, il 27% a scegliere il meno peggio, il 18,7% di aver votato uno schieramento solo per prevenire che una forza politica possa prevalere sull’altra ed essere negativa per il paese.
Il fenomeno parte sempre in un contesto empirico, difatti parlare di fenomeno, si ha non un fatto singolo, ma una serie di eventi che nel tempo ne determinano appunto il fenomeno.
La formazione primaria e secondaria, sono le due forme di interazione che si danno ai figli (primaria) e nelle scuole e con i propri pari (secondaria), ma anche questo è stato stravolto, da abitudini, del modernismo che non hanno dato più i loro frutti.
Altra fonte di allontanamento è che oggi i giovani, ormai ipertecnologici, non comunicano più tra loro, il faccia a faccia, è stato accantonato dagli Hardware come gli smartphone ecc., con il sistema di comunicazione internet, con i suoi social network.
Ma se hai giovani si pone la domanda chi sono o quanti sono i membri del parlamento, di governo ed i loro Ministri, sono pochi quelli che sanno dare una risposta, ma rimane invece ben visibile solo il nome del leader politico, in quanto membro unico del sistema politico di quel partito, responsabile della diserzione politica dei giovani di oggi.
Politica: i giovani sempre più lontano