Di Francesco Stefanelli. Il nuovo DPCM del 25/10/2020 emanato dal presidente del consiglio Conte ha dichiarato nuovamente la chiusura di teatri, cinema e centri culturali e anche il divieto di svolgimento di concerti, sia al chiuso che all’aperto, dal 26 ottobre fino al 24 novembre.
Il settore dello spettacolo, impoverito già dalla prima ondata del virus della scorsa primavera, era riuscito in parte a risollevarsi adottando le dovute misure di sicurezza in materia Covid-19 e limitando così i contagi nelle aree di interesse. Purtroppo il rialzo della curva dei contagi ha portato il governo a dover ricorrere ad un secondo lockdown mirato degli esercizi sopracitati colpendoli duramente. Le associazioni culturali chiedono aiuto alle regioni e al governo, spiegando come esse abbiano sempre adottato le giuste procedure in ambito sanitario e che un nuovo lockdown possa mettere definitivamente in ginocchio un settore che conta una forza lavoro di più di 170.000 lavoratori e un indotto annuo pari a 5 miliardi di euro. Il premier Conte assicura agli operatori in ambito artistico un indennizzo mensile una tantum per i lavoratori stagionali dello spettacolo. Il nuovo DPCM del 25/10/2020 emanato dal presidente del consiglio Conte ha dichiarato nuovamente la chiusura di teatri, cinema e centri culturali e anche il divieto di svolgimento di concerti, sia al chiuso che all’aperto, dal 26 ottobre fino al 24 novembre.
Il settore dello spettacolo, impoverito già dalla prima ondata del virus della scorsa primavera, era riuscito in parte a risollevarsi adottando le dovute misure di sicurezza in materia Covid-19 e limitando così i contagi nelle aree di interesse. Purtroppo il rialzo della curva dei contagi ha portato il governo a dover ricorrere ad un secondo lockdown mirato degli esercizi sopracitati colpendoli duramente. Le associazioni culturali chiedono aiuto alle regioni e al governo, spiegando come esse abbiano sempre adottato le giuste procedure in ambito sanitario e che un nuovo lockdown possa mettere definitivamente in ginocchio un settore che conta una forza lavoro di più di 170.000 lavoratori e un indotto annuo pari a 5 miliardi di euro. Il premier Conte assicura agli operatori in ambito artistico un indennizzo mensile una tantum per i lavoratori stagionali dello spettacolo.
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