Di Davide Schiavone. Ci sono un portoghese e un italiano. Potrebbe sembrare l’inizio di una barzelletta, ma non lo è.
Si parla di Paulo Fonseca e Stefano Pioli, rispettivamente allenatori di Roma e Milan, che si sono trovati a confronto durante la sfida dell’Olimpico che ha visto scontrarsi due tra le squadre più in forma del campionato. Ebbene si, perchè se da un lato il Milan continua a stupire, sorretto da un Ibra formato Champions, anche la Roma non è da meno. Infatti sul campo (quindi escludendo la sconfitta a tavolino contro il Verona) i giallorossi hanno collezionato in campionato ben 9 vittorie e 3 pareggi dal post lockdown, per un totale di 30 punti, solo 2 in meno del Milan da scudetto di cui tanto si parla.
E’ proprio nella difficoltà del post COVID che le due squadre hanno trovato la svolta durante lo scorso campionato. Dapprima il Milan, che proprio contro la Roma ha iniziato la sua cavalcata verso il raggiungimento della qualificazione in Europa League, successivamente gli stessi giallorossi che hanno trovato nel cambio di modulo la svolta tattica del post lockdown.
A fare la differenza da una parte lo sviluppo laterale della manovra rossonera che trova in Zlatan Ibrahimovic un fantastico realizzatore, dall’altra parte le incursioni e lo sviluppo centrale della manovra che passa dai piedi di Mkhitaryan, al quale si è aggiunto Pedro da settembre, giocatori dalla tecnica sublime che hanno saputo rialzare le rispettive compagini.
Tra Milan e Roma, e quindi tra i rispettivi tecnici possiamo trovare più analogie di quanto non si possa credere. Da una parte la squadra guidata da Pioli si schiera con un 4-2-3-1, molto simile a quello proposto da Fonseca nella prima parte della scorsa stagione, prima di passare al famoso 3-4-2-1 che ha portato la Roma a terminare la Serie A con una lunga serie di imbattibilità.
L’esperienza gioca un ruolo fondamentale nel duello immaginario tra i due tecnici, infatti se da un lato il portoghese è solo al suo secondo anno in Italia, Pioli si trova ad iniziare la sua ottava stagione da allenatore in Serie A. Nonostante questo Paulo Fonseca vanta ben più panchine in competizioni europee a confronto del suo dirimpettaio.
Il percorso che ha portato i due tecnici alla finestra del grande calcio è molto simile, entrambi gli allenatori infatti, appena terminata la carriera da giocatore, hanno intrapreso il percorso da tecnico iniziando proprio dalle categorie giovanili migliorando anno dopo anno, portandoli a guidare le proprie squadre in grandi palcoscenici come la Champions League, Pioli con la Lazio e Fonseca con lo Shakhtar.
Come si è potuto capire entrambi i tecnici hanno punti a favore e a sfavore e condividono percorsi comuni, che non permettono di decretare un vero e proprio vincitore di questo duello ideale, scontro quindi chiuso in parità in attesa che sia il campo a parlare.