Di Davide Schiavone. Rispetto e lealtà. Se si volesse banalizzare si potrebbe definire con queste due parole uno degli sport più nobili del panorama mondiale, il rugby. Agli occhi di uno spettatore occasionale questo sport potrebbe somigliare al wrestling esteso ad un campo verde, dove il pallone è l’ultima delle cose ad esser notate, invece è molto di più.
Quando si pensa al rugby vengono alla mente, inevitabilmente, le immagini dei famosissimi All Blacks, gli atleti della nazionale Neo Zelandese, danzare ed eseguire l’Haka. L’ Haka è una danza tipica del popolo Māori, l’etnia originaria della Nuova Zelanda, ed è dunque una danza che esprime il sentimento interiore di chi la esegue, assumendo così molteplici significati. Non si tratta, infatti, solo di una danza di guerra o intimidatoria, come è spesso erroneamente definita, ma può esser considerata una rappresentazione di gioia, dolore, che viene vista come un’opportunità di esprimere la propria libertà. Quindi vien da sé che se una danza così passionale e rappresentativa venga eseguita dalla Nuova Zelanda solo in una disciplina come il rugby, vuol dire che questo sport è molto di più che “prendere e dare legnate in un campo verde” come molti credono.
E di questo se ne sono accorte le nuove generazioni che non hanno fatto l’errore di banalizzare questo sport e portare una ventata di aria fresca ad un movimento che risiede ancora nell’ombra mediatica, causata da sport come il calcio che vivono davanti i riflettori, oscurando altre realtà che meriterebbero maggiore spazio. Novembre è un mese cardine per il rugby mondiale che vede in scena il 6 Nazioni, il torneo più importante a livello internazionale, che vede sfidarsi l’elite della palla ovale a livello internazionale, di cui fa parte anche la nazionale italiana che in questo momento non sta vivendo il suo periodo migliore. Per questo non resta che aspettare che il tempo faccia il suo corso, sperando che quei bambini che ora guardano quel pallone dalla forma strana superare la meta, arrivino a calcare quei campi tanto agognati.