Di Giacomo De Santis. La Roma si presenta al Marassi con la pesante assenza di Dzeko.
Il capitano bosniaco è uno dei trascinatori della rosa e la sua assenza, oltre a quella di Mirante, finito in panchina perché non al top della forma, sembrava da pronostico molto pesante, ma invece si è rivelato l’opposto. La Roma e il Genoa scendono in campo giocando ad alti ritmi, con la Roma in possesso del gioco, pur con qualche innesto diverso dal solito, complice anche l’infortunio di Spinazzola al 14’ che ha lasciato spazio a Peres, dimostrando il miglioramento e l’affidabilità delle seconde linee.La sensazione è che la Roma stia crescendo sia nei singoli reparti sia come gruppo, una rosa all’apparenza corta ma che sta col tempo ingranando la marcia e sfornando risultati anche nei momenti più complicati e inaspettati.
Il vero protagonista della partita però è l’armeno Mkhitaryan, autore prima di un gol su calcio d’angolo allo scadere del primo tempo, e di una doppietta nella seconda parte di gara, prima al 66’, riportando la squadra della capitale in vantaggio dopo il pareggio al 50’ da parte di Pjaca e di un ispirato Genoa, e infine di una prodezza in acrobazia, all’85’ su assist di Pedro, segnando questa tripletta e portando a casa oltre il pallone, la vittoria contro un grifone, che prosegue la sua striscia negativa, che ormai si era arreso già da metà della ripresa.