Di Lorenzo Giannetti

Non è una nave da crociera né un personaggio del potere napoletano dello scorso secolo, ma un cantante sentito a Sanremo nell’ultimo festival. Perché è da qui, ultimo arrivato in ordine di tempo, che dobbiamo partire.Gioventù bruciata: dallo storico film del 1955 con James Deen e Natalie Wood fini ad Achille Lauro, passando per 70 anni di storia, per un fenomeno che oggi per molti noi sembra di non ritorno

Proprio analizzando una strofa della canzone di Lauro  e accusata di essere un inno alle droghe, analizziamo gli aspetti del fenomeno culturale della sregolatezza dei giovani. Quello che salta all’occhio, è l’impressione di vivere in una società con valori ribaltati. Soprattutto fra i giovani (ma con una preoccupante percentuale anche fra gli adulti) si assiste al culto della furbizia, dell’incoscienza e della maleducazione. Al contrario chi lavora sodo per un obiettivo o chi segue le regole è spesso denigrato. In questo contesto si può intuire come alcol, fumo e droga siano ormai parte integrante di uno status quo tipico del ragazzo popolare. Sono all’ordine della settimana episodi di violenza compiuti da giovani sotto gli effetti di sostanze stupefacenti o alcol. Emblema di tutto ciò sono diventate le discoteche che ormai assomigliano più a piazze di spaccio che ad un luogo di divertimento. Quello che spaventa maggiormente è l’aspetto di arricchimento economico di chi sfrutta questo fenomeno: partendo dalla vendita, senza adeguati controlli, di alcol in grandi quantità ai giovanissimi; arrivando ai grandi traffici internazionali di droghe pesanti che sono linfa vitale per le mafie. Perfino un ragazzo che non ha mai fatto uso di droghe, ma che vive in un contesto di una grande città come Roma, non avrebbe difficoltà a procurarsi in meno di qualche ora dell’erba o peggio. L’altra faccia della medaglia ci mostra però che, se accompagnato da un senso del limite, il consumo di alcol e marijuana non trasforma automaticamente dei ragazzi in elementi distruttivi.

In conclusione riporto la domanda iniziale: Siamo noi ventenni a volere una vita così, volta solo a eccedere? Oppure, chi entra nel tunnel della tossicodipendenza o dell’alcolismo, non riesce a reggere l’urto di cattive frequentazioni e di influenze culturali negative?

 

Lorenzo Giannetti

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