Di Chiara Sabatini.
Diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, con Brie Larson e Samuel L. Jackson, è uscito nelle sale del cinema il nuovo capolavoro firmato Marvel: “Captain Marvel”. La grande novità di questo film?!: la prima eroina protagonista di un Marvel movie è una Donna che riscopre la propria forza interiore ed è schierata dalla parte dei più deboli.
La protagonista Carol Vers vive su Hala, la capitale dell’impero galattico e militarista dei Kree, e viene addestrata a combattere controllando le proprie emozioni e i propri straordinari poteri energetici da Yon-Rogg. Quando viene catturata dagli skrull, i nemici mutaforma dei kree, la sua mente viene esaminata, facendo riaffiorare in lei i ricordi perduti della sua vita sulla Terra e di una misteriosa donna, le cui fattezze sono utilizzate anche dall’intelligenza suprema dei kree quando comunica con lei. La supereroina attira presto l’attenzione di Nick Fury, agente dello S.H.I.E.L.D: i due dovranno lavorare insieme per sconfiggere un comune nemico: i Skrull, ancora più pericolosi per la loro abilità di muta-forma, e il loro leader Talos, che sta guidando l’invasione della Terra, pronto a tutto pur di vincere.
Pur essendo al ventunesimo capitolo di questa saga, Stan Lee non ci fai mancare strabilianti sorprese: infatti l’origine dei poteri della protagonista è stata quasi completamente riscritta ed è stata ricollegata ad una delle gemme dell’infinito, elemento molto probabilmente importante nel prossimo film: “Avengers: Endgame”. Inoltre questo film si rivelerà un’avventura del tutto nuova in quanto mostrerà al pubblico un periodo storico mai visto prima nell’universo cinematografico Marvel: il film è infatti ambientato negli anni 90, quindi non c’è più il classico schema delle “origin story” e presenterà al pubblico la protagonista, interpretata da Brie Larson, già in possesso dei propri superpoteri.
Captain Marvel è un eroina diversa da Wonder Woman, principessa delle Amazzoni, lei è una donna già di per sè tanto dura e addestrata prima di ricevere i suoi poteri, quanto protettiva ed emotiva nei confronti dei più deboli, ed è proprio questo che la rende di sicuro un modello, una fonte d’ispirazione, per le bambine fino ad arrivare alle donne.
Proprio questa scelta di una protagonista femminile non è casuale… . Infatti il mitico Stan Lee non ha mai dimenticato che il cinema riflette la società e lo dimostra attraverso un tema fondamentale, ovvero quello dell’infinita lotta delle donne contro quei maschilisti che le sfruttano e abusano di loro, legato ovviamente ad un messaggio strettamente equivalente ad uno schiaffo morale per i politici di oggi, cioè l’ingiustizia dell’alzare muri tra i vari stati.
Il film ci invita a non giudicare gli altri individui che il nostro muro del pregiudizio ci fa considerare diversi da noi, in quanto non si possono mai conoscere le ragioni delle azioni degli altri, nessuno sa se c’è chi lotta per la sopravvivenza, per sfuggire alla guerra o perchè semplicemente vuole condurre una vita tranquilla e dare un lume di speranza per un futuro sereno alla propria famiglia.
Insomma, un capolavoro “marveliano”, non perdetevelo assolutamente.