Di Fabiola Capone Braga.

Sappiamo che al centro della nostra galassia vi è un buco nero della grandezza di centomila soli, piccolo rispetto a quello di Sagittarius A della grandezza di milioni di soli (consideriamo che il sole ha un’area di 6,090 bilioni km²), ad una distanza di centonovantacinquemila anni luce dal centro della Via Lattea.
Ma cosa è un buco nero? I buchi nascono dalla morte di stelle molto grandi, all’incirca la grandezza di sette soli, che esplodono, come supernovae (un esplosione stellare di energia, molto luminosa che causa un’emissione di radiazione quanta è prevista che ne emetta il sole nella sua intera esistenza).
Il nucleo della stella collassa sotto il proprio peso, concentrandosi su un unico punto, chiamato appunto Buco Nero. Non emettono radiazione, quindi per noi sono risultano invisibili, risultando così non possibili da studiare direttamente. Il buco nero non emettendo luce è considerato l’oggetto più distruttivo dell’intero universo. E’ una regione dello spazio il cui campo gravitazionale è talmente forte da attrarre e catturare qualsiasi cosa giunge nelle sue vicinanze, con zero possibilità di fuggire all’esterno. Il Buco nero, a causa della sua gravità, fa perdere l’identità e la propria luce a qualunque cosa entri al suo interno, rendendo il corpo interessato impossibile da osservare, studiare. Perfino la luce, pur avendo n velocità elevata non può resistere al boi del Buco nero. Questo è quanto si pensa, ma non è del tutto vero, in realtà egli cattura e attira tutto ciò gli si avvicina ma solo se l’oggetto in questione cambia la propria massa verrà risucchiata all’interno del vortice.
La forza esercitata da questi buchi neri sui corpi vicini, ha fatto sì che questa tradisca l’invisibilità del vortice, in quanto gli studiosi sono riusciti a captare un sistema binario di stelle (sistema di due stelle che orbitano intorno ad un unico baricentro) formato dal Buco nero e da una stella alla quale il primo sottrae gas; a questo punto i gas “strappati” dalla stella raggiungono temperature estremamente elevate, tanto da emettere raggi X, permettendo la rilevazione del fenomeno.
Parlando della nostra galassia vediamo quando probabilmente si formati e cosa li accomuna.
Si crede che quasi tutte le galassie, se non proprio tutte, ospitano un buco nero al loro interno. La nostra galassia e il suo buco nero, pare si siano formati intorno ai trecento, ottocento milioni di anni dopo l’esplosione del Big Bang, passando attraverso la fase del quasar (nucleo galattico attivo estremamente luminoso, si riconosco per il colore rosso dato dall’emissione di un’energia equivalente a quella di normali galassie) e le caratteristiche correlate. Tutto questo non è sicuro al cento per cento tanto che la materia oscura è una variabile cruciale in tutte queste teorie.
Qualche curiosità;
• una delle poche foto che abbiamo sui buchi neri l’ha realizzata L’Event Horizon Telescope, che fotografato nel 2017, un Buco nero quattro volte più massicci del sole chiamato buco nero Sagittarius A*.
• Un gruppo di astronomi dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) ha scoperto un buco nero super massiccio che si sta allentando dal centro galattico.

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