Di Giordano Tabbì
Una gara molto particolare, a tratti divertente e a tratti snervante. La Mercedes fa doppietta nel secondo gran premio stagionale del campionato di formula 1, svoltosi in Bahrain. Vince Hamilton, secondo Bottas, terzo Leclerc, quarto Verstappen e solamente quinto Vettel. Da sottolineare anche oggi l’ottima gara di Kimi Raikkonen, che si conferma in zona punti con la sua Alfa Romeo.
Spesso non vince chi è più veloce. Già da ieri nelle qualifiche la Ferrari era la macchina che stava andando più forte. All’inizio di questo GP ha confermato la sua velocità in gara, ma alla fine quella che era già stata annunciata come doppietta Ferrari si trasforma in una doppietta Mercedes. La Ferrari si meritava questa doppietta e Leclerc si meritava la vittoria, ma la Mercedes non sbaglia, conduce una gara lineare, senza spingere troppo e nel momento in cui la rossa per problemi tecnici rallenta, attacca, sorpassa e gestisce le posizioni. Unica consolazione per la Ferrari il primo podio in carriera per Leclerc ed il punto bonus per il giro più veloce.
Una Ferrari che sentiva già sua questa gara, ma che non aveva fatto i conti con la sfortuna. Vettel perde l’ala anteriore al trentanovesimo giro, mentre Leclerc viene fermato da un problema all’ERS, la power unit della vettura, e riesce a tenere il podio solo grazie alla safety car, entrata per rimuovere dal circuito entrambe le Renault.
Gara buona anche da parte della Red Bull, che si conferma terza forza del campionato, con un quarto Verstappen che può essere l’ago della bilancia nella lotta al titolo, visto che è sempre lì a lottare in vetta, può essere il terzo incomodo tra la Ferrari e la Mercedes. Primi punti in carriera per il classe 1999 Lando Norris che si piazza sesto con la sua McLaren. Ottima gara anche oggi del più anziano in pista Kimi Raikkonen, che trova per la seconda volta di fila la zona punti, in Australia era arrivato ottavo, oggi settimo, sta dimostrando di essere ancora una volta un pilota validissimo e competitivo. L’altro alfista Giovinazzi riesce ad ottenere un discreto undicesimo posto, con poco più di un minuto di distacco dal vincitore Hamilton, anche lui è in crescita e potrebbe far vedere le sue qualità da qui alla fine, magari anche aiutato dal suo compagno di scuderia. Disastro invece completo per la Renault, che si presentava come quarta forza del campionato ma dopo il brutto GP d’Australia delude anche in Bahrein, Ricciardo ha avuto una macchina con il telaio nuovo, ma neanche oggi è riuscito a terminare la gara.
Una gara dominata dalla Ferrari e da Leclerc, che ha imposto un ritmo impressionante per quarantanove giri. Ma alla fine vince la Mercedes. La rossa non deve commettere l’errore di sprofondare in una crisi di nervi, anzi bisogna tenerli saldi, perché la prestazione è stata assolutamente positiva, anche se il risultato non ha pagato gli sforzi. La scuderia del cavallino ha dimostrato di non avere ancora una macchina solida come quella della scuderia tedesca, i problemi della vettura nelle prime gare sono stati evidenti. Ora bisogna lavorare ai box e capire che cosa è successo senza farne un dramma. Il mondo Ferrari mette pressione per vincere un titolo che manca ormai da troppo tempo, e se non vuole rincorrere la Mercedes e farsi mettere pressione dalla Red Bull, già in Cina bisogna vincere, anche per dare un segnale forte agli avversari, per una Ferrari che c’è nella prestazione ma non nel risultato.