Di Giordano Tabbì

Sono entrati nel vivo. Piloti, scuderie e tifosi sono ormai immersi a pieno nella stagione dei motori, però se la Formula 1 è una competizione già orientata direzione Mercedes, così non sembra per la MotoGp, dove la lotta al trono sembra più aperta.

Hamilton e Mercedes non hanno praticamente avuto rivali, anche se molto aiutati dalla dea bendata della fortuna, il pilota inglese e la scuderia tedesca hanno iniziato con il botto questa stagione. Mercedes infatti è a punteggio pieno 130 punti totali su 130 che si potevano raccogliere, mentre il campione del mondo in carica, dopo l’arrivo in seconda posizione al primo GP della stagione, mette a segno un uno-due nelle successive due gare da vero campione. La Ferrari dal canto suo delude, ma non in maniera uguale in tutte le gare. Ci si aspettava più da Vettel sicuramente, ma soprattutto ci si aspettava di più da una macchina non ancora all’altezza della concorrenza tedesca. Invece Leclerc, al netto della sua giovane età, ha fatto vedere momenti in cui si è dimostrato un grande pilota. Ora però l’unico vero rivale di Hamilton sembrerebbe essere il suo compagno di squadra Bottas, il finlandese, dopo aver dominato la prima gara ed essersi scrollato di dosso quell’appellativo di “maggiordomo di Hamilton”, non ha confermato nelle due gare successive, dove il pilota britannico non è neanche stato impensierito, sarà stato troppo bravo Hamilton o Bottas sta ancora eseguendo quel ruolo di “maggiordomo”? In tutto questo la Ferrari può solo migliorare e la Mercedes può solamente peggiorare, avendo ottenuto il massimo da queste prime gare. Baku è la prossima gara, la stessa Baku che la scorsa stagione sbloccò Hamilton e diede via per l’inglese ad un filotto di vittorie che poi portò al titolo, chissà se questa stagione non si possa ripetere ma a squadre invertite…

La MotoGP, al contrario della F1 che ha un padrone assoluto è invece un campionato più avvincente che mai. La caduta di Marquez nell’ultimo Gran Premio delle Americhe ha rimesso tutto in discussione, sia la sicurezza del pilota, sia la classifica generale. La Ducati infatti con Dovizioso al momento si trova in testa al campionato, ma in una manciata di punti, precisamente nove, si trovano i quattro piloti delle quattro scuderie più forti del campionato, Dovizioso con la Ducati, Valentino Rossi con la Yamaha, Rins con la Suzuki e Marquez con l’Honda. Marquez ha peccato di superbia, era troppo sicuro di se all’ultima gara, del suo vantaggio, della potenza della sua moto ed è caduto. Rimane comunque il favorito, ma confermarsi campione è sempre difficile, soprattutto contro avversari del calibro di Rossi e Dovizioso, che non mollano mai. Rettilinei, sgommate, cadute, riprese, testa a testa emozionanti, curva dopo curva, accelerazione dopo accelerazione la MotoGP si conferma una delle competizioni mondiali più imprevedibili e spettacolari del mondo.

Il motomondiale e la F1 sono entrati nel vivo, ora non si può fare altro che godersi lo splendore che solo queste due competizioni sanno offrire.

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