Di Giorgia Di Stefano.
Statue danneggiate, monumenti che crollano o che bruciano, opere d’arte che non vengono rispettate abbastanza: sono moltissimi i casi di patrimoni dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) che rischiano di sparire. Le cause di questo preoccupante fenomeno sono diverse, i danni infatti possono essere causati tanto dall’azione sconsiderata dell’uomo, quanto da cause naturali o da catastrofi, come è successo poco tempo fa alla cattedrale di Notre-Dame a Parigi.
Sono fin troppi i casi di opere o di siti che vengono danneggiati dall’intervento umano, non risulterà difficile ricordare i danni provocati alla Barcaccia, opera del Bernini rovinata nel febbraio del 2015 da alcuni tifosi del Feyenoord, squadra olandese ospite a nella capitale per incontrare la Roma. La fontana di Piazza di Spagna è stata utilizzata, in quell’occasione, come una vera e propria discarica nella quale gettare bottiglie di vetro e buste di plastica. Il tribunale di Rotterdam ha rinviato a giudizio i 44 ultrà che sono stati ritenuti i responsabili dell’accaduto, ma la ferita provocata alla città di Roma non è guarita facilmente. Lo stesso si può dire per tutti quei parchi naturali e quelle aree protette che risentono negativamente della presenza dell’uomo, il quale si sente in diritto di raccogliere specie di piante in via di estinzione, di dare il proprio cibo agli animali anche quando ci sono cartelli che lo vietano e di incidere i propri nomi sulle cortecce di alberi o su monumenti. Non bisogna ricorrere a gesti così estremi per recare danni alle opere che sono tutelate dall’UNESCO, basta fotografare un quadro utilizzando il flash, poggiarsi sulla base di una statua, gettare i rifiuti a terra o camminare sull’erba in un parco.
Se invece il danno avviene a causa di qualcosa che non è l’azione umana, possiamo fare davvero poco per limitare le lesioni. Basti pensare a ciò che è successo poche settimane fa in Francia. La cattedrale di Notre-Dame di Parigi è stata quasi distrutta da un incendio doloso che ha provocato il crollo della guglia e della parte più altra della chiesa. Fortunatamente i vigili del fuoco sono riusciti a fermare in tempo il fuoco e le opere che si trovavano all’interno della cattedrale saranno spostate al Louvre per non privare i turisti delle bellezze che si possono ammirare a Parigi.
Moltissimi hanno donato fondi per ricostruire uno dei simboli della Francia, ma questo è solo uno dei tantissimi casi in cui multimilionari mettono a disposizione una determinata cifra di denaro per il restauro o il mantenimento di un’opera. I soldi possono aiutare, è vero, ma il primo passo deve essere compiuto da ogni singolo cittadino, dobbiamo comprendere l’importanza di ciò che abbiamo intorno, delle opere d’arte e di ogni singolo filo d’erba che si trova in un parco per valorizzare l’arte e la cultura.