Di Nicola De Angelis.
In una città dove il comune non funziona ed è sull’orlo del collasso come ci si può aspettare di trovare sul territorio e più in particolare nelle periferie un controllo da parte dei vigili. Questo è quello che continuamente si chiedono i cittadini romani che ogni giorno devono combattere nelle “giungla” urbana tra macchine in doppia fila ,che molte volte si trasforma in terza, parcheggi che non esistono più e ciclisti che pensano di trovarsi nelle tappe del Tour de France. Tutto questo caos urbano dovrebbe essere gestito dai vigili urbani, istituiti appositamente per questo ma che da tempo non se ne vede neanche più l’ombra. Essi sono presenti solamente al centro della città in prossimità di monumenti e strade principali. Forse si dimenticano che un città è costituita oltre che dal centro, anche da tante periferie e quartieri. In varie zone del territorio romane la situazione parcheggi è diventata ingestibile, ma la cosa che più fa rabbrividire è che ormai la gente non ha rispetto neanche più dei parcheggi riservati alle persone portatrici di handicap. Si trovano macchine parcheggiate li e il più delle volte non sono del proprietario del parcheggio, il quale prima di poter parcheggiare nel posto che gli spetta di diritto deve aspettare ore. Non esiste più il rispetto, ognuno si sente padrone della strada e libero di fare ciò che vuole quando vuole e come vuole. Ormai la doppia fila è diventata un’abitudine, si lascia la macchina in doppia fila con le quattro frecce e via senza alcun pensiero se la macchina a cui si ostruisce il passaggio non può uscire. Negli ultimi tempi nelle strade di periferie ma anche in strade a scorrimento veloce si vede la presenza di ciclisti sempre più spavaldi, essi preferiscono circolare su strade a scorrimento veloce come l’Appia, la Tuscolana e la Casilina creando non pochi problemi ai conducenti che per evitarli rischiano ben altri problemi. Si è giunti sempre più velocemente ad una situazione fuori controllo dove il parcheggio selvaggio è all’ordine del giorno e la figura del vigile urbano è solamente un lontano ricordo. Ma la colpa di questa sparizione dal territorio romano non è da imputare solo ed esclusivamente al corpo di polizia locale di Roma capitale ma anche al comune ed al sindaco Virginia Raggi. La situazione all’interno delle varie periferie è diventata ingestibile si trovano montagne di rifiuti intorno ai secchioni, continuo spaccio di stupefacenti che il più delle volte riguarda ragazzi di giovane età, molte volte anche minorenni. Il problema dei parcheggi è una questione molto seria nella capitale, ma nessuno fa niente per risolverlo, forse non ci si rende conto dei mille disagi che si creano continuamente. Per poter accompagnare una persona in ospedale bisogna andare in due o tre persone affinché una resti in macchina e l’altra può entrare con il paziente in ospedale, perché neanche vicino le strutture ospedaliere si riescono a trovare dei parcheggi o si crea un’area appositamente per loro. Questo non avviene solo vicino gli ospedali ma anche vicino a posti di prima necessità. È diventata invivibile questa situazione, non se ne riesce a venire a capo e nessuno dell’amministrazione pubblica prova cercare ed trovare una soluzione. Speriamo che la frase “ A Roma il parcheggio non si trova ma si inventa” possa diventare solo un vecchio ricordo.