Di Giordano Tabbì.
Nella mitologia greca, Atalanta era una dea nota per le sue doti agonistiche, e che fosse talmente forte che se mai qualche uomo fosse riuscita a batterla sulla corsa, avrebbe potuto sposarla. Se invece l’uomo avesse perso la sfida, sarebbe stato ucciso. Ippomene, grazie all’aiuto di Afrodite che distrasse in gara Atalanta, riuscì a batterla e ad ottenerla sposa.
E’ questa la leggenda di Atalanta, divinità greca, che può essere anche ricollegabile alla volata finale di campionato. Ippomene in questo caso potrebbe essere il Milan, che dovrebbe essere aiutato dalla sua Afrodite, il Sassuolo. L’Atalanta ricerca un risultato storico, la Champions League. Gli atalantini saranno artefici del loro destino, nella gara interna contro i neroverdi servono i tre punti e sarà finalmente Europa, indipendentemente dai risultati delle altre. Insieme a lei, a braccetto al terzo posto, c’è l’Inter, che anche quest’anno si conferma la squadra più pazza, come da tradizione lo è sempre stata, e quindi all’ultima giornata sfiderà un’Empoli che viene a San Siro per giocarsi la salvezza. Un punto sotto c’è il Milan di Gattuso, che la prossima giornata va a giocare a Ferrara, sul campo della Spal, i rossoneri sono costretti a vincere, sperando allo stesso tempo in un passo falso di Inter o Atalanta. In lizza per l’ultimo posto Champions ci sarebbe ancora la Roma, ma dovrebbero esserci una combinazione di risultati incredibili per vedere i giallorossi anche il prossimo anno nella manifestazione. Più nello specifico la squadra di Ranieri paga i risultati degli scontri diretti e infatti hanno una sola combinazione favorevole, vincere contro il Parma in casa e sperare che le altre tre, Atalanta, Milan e Inter, perdano, in questo modo ci sarebbe una chiusura di campionato a quota 66 punti, a parimerito con Atalanta e Inter, con la squadra di Spalletti tagliata fuori dalla prossima Champions League, e Roma e Atalanta qualificate alla competizione. Praticamente impossibile.
Una cosa è certa, questa pazzesca e meravigliosa Atalanta si sta guadagnando sul campo di giocare in Champions League il prossimo anno. Un risultato che ripagherebbe il lavoro e la serietà di una società, che a differenza delle altre non si è persa in chiacchere ma ha lavorato sodo per raggiungere questo obiettivo. Ieri, ancora una volta, la Dea ha condotto una partita pregevole in casa dei campioni d’Italia della Juventus. Un pareggio influenzato anche dall’arbitro Rocchi, che così come Banti in finale di Coppa Italia nega un rigore netto ai neroazzurri. L’armata di Gasperini però non si è fatta distrarre da tutto questo e, se non fosse stato per la zampata finale di Mandzukic, avrebbe molto probabilmente portato a casa i tre punti. La Juventus dal canto suo, non ha più nulla da chiedere alla sua stagione e ieri è stata anche un po’ distratta dai vari addii di fine anno (Allegri e Barzagli) e dalla festa scudetto.
Ilicic segna il gol numero cento di una straordinaria stagione che vede assolutamente l’Atalanta meritevole di un posto in Champions. La classifica non mente, l’Atalanta è lì ad un passo ed il destino è tutto nelle sue mani, ed il suo condottiero, Gasperini, non vede l’ora di farla correre nei campi d’Europa, sempre che qualche Dio greco non gli metta i bastoni tra le ruote.