Di Concetta De Giorgi.
Ore 07:00 di un mattino quasi invernale: via di Torrevecchia; devo percorrere 3 km per giungere alla metropolitana Battistini, ma una buca, una delle tante, cambierà la mia giornata e sarò letteralmente ‘sequestrata’ dentro un mezzo pubblico.
Conseguenze della buca: traffico in tilt e mezzi pubblici in ritardo e stracolmi.
Autobus uguali a tanti altri usurati e stracarichi,stipati peggio delle sardine in scatola con la puzza di sudore e aliti maleodoranti. Un passeggero segnala una fermata, prima di quella della metro Battistini, non viene rispettata. L’autista sarà al cellulare? Come ha fatto a non sentire l’avviso di fermata? Qualcuno dice che non è la prima volta che accade, perché fermarsi per questi bisonti della strada significa avere seri problemi a ripartire, inoltre trasportando un numero di persone superiore al carico consentito, è meglio tenere chiuse le porte…
Si arriva a destinazione dopo 50 minuti: ho ancora con me portafoglio e cellulare. Mi ritengo fortunata.