Di Stefano Ianieri. Parola d’ordine: prevenzione; sempre e comunque per combattere il cancro. E cioè: mammografia una volta ogni due anni se non si ha familiarità nella fascia 20-40 anni; poi una volta all’anno, assieme a quei fondamentali controlli ginecologici. Oltre ad un corretto stile di vita e alimentare.Si è conclusa la carovana, della prevenzione oncologica al seno, una patologia che colpisce 50.000 donne l’anno, una donna su nove.
Il tumore del seno è una patologia, che, nelle sue diverse forme, è sempre curabile e in garan parte guaribile, con nuove tecnologie d’intervento chirurgico, e farmacologico, ma è sempre determinante la prevenzione,con visite di controllo periodiche.
Esistono altre problematiche, sociali, burocratiche, economiche e culturali, che allontanano le donne ai protocolli di prevenzione, dovuta ad una situazione difficile per chi deve affidarsi sulle strutture della ASL di appartenenza, con liste di attesa enormi per una semplice ecografia mammaria, o le campagne dell’ASL per le donne over 50 che non sono per nulla attendibili.
La campagna indetta dall’Associazione “Susan G. Komen” un Ente di origine USA, dove in Italia nasce nel 2000 ed è presente in sei regioni italiane: Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Puglia e Basilicata, fornisce assistenza post operatorio con supporto psicologico.
Negli incontri organizzati, si è sostenuto, che la prevenzione è l’arma più efficace per scongiurare una patologia troppo avanzata e più difficile da debellare, ma anche per evitare interventi chirurgici meno invasivi e traumi post-operatori più intensi e difficili da superare.
La Fondazione Policlinico Gemelli ha creato un ambulatorio all’avanguardia, con tempi rapidi per svolgere le prestazioni di prevenzione.
Gli oncologi che hanno partecipato all’evento, sostengono che, una donna dai 20 ai 40 anni, deve effettuare una ecografia mammaria ogni due anni, e dopo i 40 anni una ogni anno.
Inoltre è fondamentale uno stile di vita equilibrato, con un controllo del peso, niente alcol e fumo di sigarette, ne bevande zuccherate, una alimentazione delle più tradizionale, quella mediterranea, e svolgere una attività fisica che basterebbe 10.000 passi al giorno per scongiurare non solo il tumore al seno, anche per altre patologie.
Tumore al seno: la prevenzione un’arma ancora vincente