Di Gemma Gemmiti. La presenza di contrattempi, bivi, può determinare un cambio di rotta inaspettato.
Sconfitta o opportunità?
A cinquant’anni non è semplice rimettersi in gioco, ricominciare a studiare, capovolgere completamente abitudini, orari, priorità.
Lorenzo (nome di fantasia per una storia autentica) ce l’ha fatta, complice un infarto dal quale è uscito vivo.
Ce lo raccontano i suoi occhi azzurri che chiaramente analizzano tutto ciò che gli è accaduto il 4 gennaio di due anni fa. Tre mesi trascorsi in ospedale mentre i medici provavano ad aumentare i suoi giorni sul calendario.
Le prime quarantotto ore sono state le più difficili, poi sono diventate settantadue e poi hanno superato le cento e, giorno dopo giorno, sono passati tre mesi.
E dopo? E dopo è stata una rivoluzione dove il battito del cuore, era la prima vittoria. Bisognava però reinventarsi, perché molte delle cose amate, erano diventate proibite.
Correre, andare in moto, lavorare.
E allora, una volta risolte le questioni economiche, si riprende in mano un sogno interrotto più di vent’anni prima e ci si mette in fila per l’iscrizione all’università.
Si prova a ricostruire una professionalità che cerca un nuovo equilibrio.
Si diventa arricchimento per sé e per gli altri.
Se sei perfettamente consapevole che la vita è un dono, ne fai tesoro da condividere.

Confesso anch’io: aspetto il lunedì con trepidazione. Immergersi nelle vite degli altri è sempre un’opportunità di crescita.
È quello che accade ogni lunedì, dentro ad una stanza che “non ha più pareti”, il laboratorio di redazione giornalistica, dove ad essere presa in esame è la vita intera e, a volte, anzi molto spesso, a pezzi rinsaldati.
E allora vedi ragazzi giovanissimi ed altri meno giovani che sono lì, con le loro “valigie”, le agende, i sogni e le aspettative.
Tutti hanno sete di imparare l’un l’altro la vita.
E allora comprendi che i contrattempi possono essere opportunità, se riesci a cogliere la bellezza della scelta come seconda possibilità.

 

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