Di Cecilia Cerasaro. Gli under 35 nelle intenzioni di voto non sono poi tanto diversi dai loro genitori o nonni, con qualche importante eccezione. Sarà che la lotta generazionale è un concetto superato, sarà che i giovani sono sempre meno interessati e fiduciosi nella politica tradizionale, preferendo la partecipazione ad iniziative locali, indipendenti o private. Fatto sta che gli elettori Millennial (nati dopo il 1980) e della generazione Z (nati dopo il 1996) sembrano uniformarsi alle scelte di voto nazionali. Secondo gli ultimi dati di You trend, quello che stupisce è di sicuro la relativamente scarsa fortuna della destra sovranista. La Lega, il partito che ottiene più successo nei sondaggi conquistando un 31% si ferma ad appena il 20% nella fascia under 35. Fratelli d’Italia gode del favore di meno del 6% dei giovani in contrasto con il 9% delle preferenze generali. D’altronde i ragazzi sono nati e cresciuti come cittadini dell’Europa unita e in un’Italia sempre più multiculturale. È normale che subiscano meno degli altri la fascinazione dei reazionari euroscettici e difensori della nazionalità italiana, concetto sempre più fumoso e in continua trasformazione. I giovani italiani di destra sembrano preferire la moderazione di Forza Italia, che attira le preferenze dell’8% delle persone in questa fascia di età.
Per gli stessi motivi i giovani sembrano indirizzati verso le forze di centro sinistra, da sempre europeiste, non ostili al riconoscimento del diritto di asilo per migranti e fautori dello Ius Soli. Il Partito Democratico raccoglie in questa fascia il 28 % dei consensi, mentre nella media nazionale si ferma al 22%. Da notare anche il fatto che fra gli under 35 si concentrano anche una gran parte di elettori che non lavorano ma studiano e quindi sono poco attenti alle politiche dell’occupazione. Proprio la fiducia dei lavoratori, la maggior parte nella fascia 35-54, sembra mancare al PD e indirizzarsi invece verso la Lega, forse anche a causa delle scelte discutibili del precedente governo di centro sinistra. Fra gli under 35 anche la maggior parte degli elettori di +Europa che arriva al 9% fermandosi invece al 4% su scala nazionale. Al favore accordato a questa ala contribuisce anche la nuova attenzione dei giovani alle politiche di sostenibilità ambientale, da sempre nel programma delle forze di sinistra anche se molto trascurate in questi anni.
Il Movimento 5 Stelle che alla nascita qualche anno fa, era stato il più votato dagli under 35, raccoglie oggi fra questi meno del 19% dei consensi, ma sembra convincere adesso anche persone di età più avanzata. Niente di strano se pensiamo che Quota 100, riguardante gli ultrasessantenni, e il Reddito di cittadinanza, che difficilmente favorisce i giovani residenti con il nucleo familiare d’origine, sono stati i cavalli di battaglia della scorsa campagna elettorale e i temi che stanno a cuore al Movimento 5 Stelle in questo periodo.

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