Di Francesca Sofia Rizzo. Mentre il Regno Unito divorzia definitivamente dall’Europa e l’accordo diventa legge, grazie alla firma della regina arrivata il 23 gennaio, un altro divorzio riguarda più dall’interno la Corona inglese. Harry e Meghan, ormai è noto a tutti, hanno annunciato di voler rinunciare ai propri doveri reali. La loro rottura con il casato Windsor si è fatta ora definitivo, ma in realtà non stupisce troppo la loro decisione, considerata già la loro distanza da Kensington Palace, letterale e simbolica.
Il particolare attaccamento alle vicende della famiglia reale che caratterizza la stampa del Regno Unito ha trasformato le maggiori testate nazionali in riviste di gossip, con la notizia d’apertura proprio riguardante gli ormai ex duchi del Sussex. Tutto questo mentre nel resto del mondo crisi molto più grandi e rilevanti si dispiegavano: dalla tensione Usa-Iran, agli incendi in Australia.
Al di là del teatrino quasi da telenovela che vede protagoniste tutte quelle dinamiche monarchiche che appaiono così datate e irrilevanti, ci saranno anche delle conseguenze economiche sul nipote della regina Elisabetta e sua moglie Meghan. Rinunciando infatti ai loro doveri da reali, rinunceranno anche a ricevere fondi pubblici; inoltre dovranno impegnarsi a ripagare i 2,4 milioni di sterline, fondi dei contribuenti, spesi per la ristrutturazione della residenza che hanno finora abitato, Frogmore Cottage.
I membri della famiglia reale, in quanto tali, non sono tenuti a versare tasse, per diritto monarchico risalente al Medio Evo. Ora Harry sarà per la prima volta un contribuente ordinario, con quelle che si stimano essere entrate multimilionarie anche senza il supporto della Corona: i duchi hanno infatti già il loro marchio e Meghan ha firmato un contratto con la Disney, a cui si aggiungeranno sponsorizzazioni di marchi, interviste, comparsate in tv, libri e altro.
Nel frattempo, al di là della narrativa che la coppia stessa ha dato della loro decisione, le motivazioni della loro dipartita non sono difficili da intuire: quelle di un principe senza ruolo costituzionale che è sempre stato fuori dagli schemi di comportamento più tradizionali della famiglia reale a che ha visto i media e la vita di corte opprimere la sua stessa madre; unite a quelle di un’ex attrice americana, priva di sangue blu, che fin dall’inizio non è stata ben vista da molti e che in questi giorni sta venendo attaccata dai tabloid come la burattinaia dietro tutto questa vicenda.
Ma per il britannico medio, la reazione di fronte a tutto ciò è l’indifferenza, essendo questioni in fondo irrilevanti in un sistema di monarchia costituzionale. L’irrilevanza permette alla monarchia di rimanere nel proprio mondo quasi fuori dalla realtà e di non essere veramente scalfita da nulla. La monarchia può essere veramente danneggiata solo nel momento in cui le persone iniziano a preoccuparsi di essa.