Di Beatrice Tota. Ostia: la mafia è stata soppressa o è solo un’illusione?A pochi isolati dal mare, nella cosiddetta area del Municipio X di Roma si sviluppa un quartiere, quello di Nuova Ostia dove grandi palazzoni popolari si alternano a infrastrutture fatiscenti e piazze di spaccio. Il quartiere è noto per i fatti di cronaca per le vicende malavitose della famiglia Spada, che fino a poco tempo fa aveva il monopolio sull’intera area su cui riversava i propri traffici illegali.

Con la sentenza di primo grado dello scorso Settembre e l’arresto di  17 membri del clan, la famiglia Spada viene di fatto definita associazione mafiosa. Tra le condanne, l’ergastolo per i tre capi del clan, Carmine Spada, anche detto Romoletto, Ottavio Spada e Roberto Spada, gia’ condannato per aggressione ai danni di un giornalista della Rai, Daniele Piervincenzi. Svariate le motivazioni inserite all’interno della sentenza che hanno portato la III Corte d’Assise di Roma a denunciare l’assiduo controllo che la famiglia Spada aveva sull’assegnazione delle case popolari del quartiere.

Ma mentre nelle aule di tribunale si festeggia la dura sentenza, a Nuova Ostia comincia la sfida per aggiudicarsi lo scettro del potere criminale. La squadra mobile sta indagando  su un gruppo proveniente dalla vicina Acilia-Dragona , i cosiddetti ‘’Napoletani’’ con i quali gli Spada avrebbero un conto in sospeso. Secondo alcune intercettazioni le tensioni tra i due gruppi nascono a causa di una convivenza forzata nella ‘’gestione’’ di un chiosco sul lungomare Toscanelli. Ai Napoletani è poi da ricondurre un agguato finito male lo scorso Novembre, quando fu gambizzato un parente del boss Carmine Fasciani, alleato degli Spada.

Cambiano i volti ma la storia è sempre la stessa. Il destino di Ostia è stato riservato alle svariate gang criminali che nel corso degli anni hanno monopolizzato la zona. Lo spartiacque della storia criminale di Ostia fu segnato dall’omicidio nel 2002 di Paolo Frau, esponente di spicco della Banda della Magliana, amico fraterno di Enrico De Pedis.

L’assassinio aprì le porte ad anni di sangue durante i quali a contendersi la zona erano da una parte i Triassi, legati a quel che restava della Banda della Magliana, e dall’altra i Fasciani, alleati di alcune gang siciliane e degli Spada, gruppo in ascesa a cui era affidato il lavoro sporco. Furono proprio gli Spada e in particolare i boss, Carmine e Roberto Spada, ad essere i mandanti degli omicidi di Giovanni Galleoni ( detto ‘’Baficchio ) e Francesco Antonini ( detto ‘’Sorcanera’’ ) entrambi eredi dell’ex Banda della Magliana.

Il problema ad Ostia è quindi quello di una criminalità radicata nel territorio. Questa criminalità non può essere facilmente soppressa attraverso una sentenza.

Quella dello scorso Settembre non è che la prima significativa risposta ad una lunga tradizione criminale. Non possiamo far altro che aspettare il riscontro della controparte, i Napoletani.