Di Chiara Agostini. Parliamo anzitutto di “Volevo nascondermi” un film di Giorgio Diritti con Elio Germano che interpreta la vita sofferta di Antonio Ligabue uno dei pittori e scultori più importanti dell’Italia del 900.
Ligabue vive la propria infanzia affidato ad una coppia di contadini in Svizzera, il pittore durante gli anni dell’adolescenza verrà cacciato e esiliato in Italia.
Giungerà nel paese d’origine del proprio padre biologico in Emilia Romagna, qui patirà il freddo, la fame e soprattutto la solitudine.
La malattia mentale di Antonio Ligabue contorna tutta la pellicola, egli infatti viene continuamente schernito, allontanato da tutti e trattato come lo “scemo del villaggio”.
Non ha nessuno , è solo nel mondo, vive la propria esistenza emarginato sulle rive del fiume ed è proprio qui che conoscerà , quella che poi diverrà per lui , la sua fedele compagna e amica “l’arte”.
Inizierà a scolpire ma soprattutto a dipingere e le sue opere riscontreranno ben presto un grande successo.
Ligabue vivrà tutto ad un tratto una vita nuova, non verrà più allontanato e deriso ma diventerà “il personaggio del Po” da tutti ammirato.
Il protagonista tramite l’arte riuscirà a tenersi fuori dai manicomi e comprerà l’affetto tanto desiderato, diventerà ricco ma rimarrà sempre l’artista strambo che va in giro con il cappotto a luglio .
Questo film è il ritratto intimo ed emozionante di un grande artista.

La seconda proposta di questa settimana è “Queen & Slim”.
Un film che vuole raccontare la dura vita contemporanea degli afroamericani .
I due protagonisti , Ernest e Angela escono a cena quasi per caso, passano la serata insieme e insieme tornano in macchina, un appuntamento su quasi tutti i fronti deludente, lei non vuole più vederlo.
Ma il destino sceglie per loro una sorte diversa, infatti poco dopo un agente della polizia li ferma e abusa del proprio potere arrestando Ernest senza nessuna ragione valida.
Angela si intromette e il poliziotto le spara ferendola, il ragazzo reagisce all’aggressione sparando a propria volta al poliziotto uccidendolo.
Qui inizia la fuga dei due protagonisti che impareranno a conoscersi ed amarsi mentre sono latitanti per il paese.
I due ben presto diventeranno il simbolo della ribellione afroamericana ,ormai stanca di un governo misogino , xenofobo e razzista.
La comunità si unisce e inizia a manifestare la propria insoddisfazione e rabbia.
La pellicola ci porta nel mondo difficile dell’America nera che si sente umiliata dal proprio governo.

La terza e ultima proposta è “The grudge”.
Film horror reboot dell’omonimo film giapponese del 2004.
La pellicola segue le vicende di Mandy, poliziotta in una cittadina americana che si trova ad indagare un omicidio orrendo, una madre ha ucciso tutta la sua famiglia senza apparente motivo.
La protagonista andrà poi a visitare l’abitazione della famiglia assassinata non sapendo che la casa è infestata da un fantasma vendicativo e malvagio che condanna chiunque entri in quella casa ad una violenta morte.
La spaventosa casa sarà al centro della storia del film mentre tre linee narrative diverse si svilupperanno durante tutta la pellicola.
Per gli amanti del genere “the grudge” rimane sempre un prodotto valido.